COLLEGNO, LA CRISI DEL COMMERCIO: CAOS VIABILITÀ E POCHI PARCHEGGI, “CANTIERI OVUNQUE E PERDIAMO I CLIENTI”

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di SILVIA MICCOLI

COLLEGNO – Da pochi giorni a Collegno è stato riaperto l’incrocio tra viale 24 Maggio e corso Francia. Permettendo così, a chi arriva da Rivoli, di accedere meglio al centro della città e ai suoi negozi. Ma i problemi dei commercianti del centro di Collegno non finiscono con l’apertura dell’incrocio, perché restano comunque le reali criticità legate ai pochi parcheggi disponibili e al resto della viabilità, che si trova compromessa soprattutto per il gran numero di cantieri aperti. Come testimonia Valentina, che lavora in un negozio di telefonia: “Credo che la viabilità sia un problema più di chi prende la macchina. Di sicuro i lavori alla metro possono portare tanti benefici, soprattutto per i ragazzi che vanno a scuola a Torino e adesso sono costretti a prendersi quattordici pullman. Però è anche vero che ci sono cantieri ovunque ti giri. A parte la metro, passi a caso in una via e ti trovi il cantiere, allora magari cambi strada, ma ti trovi lo stesso la strada chiusa, il senso unico e un altro paio di cantieri. Se io dovessi venire da Rosta, ci rinuncio e me ne torno a casa”.
Oppure ancora Martina, titolare di una pasticceria, che non ha dubbi sui disagi portati dai lavori: “Sì, i disagi sono tanti. Innanzitutto c’è molto meno passaggio che si è portato dietro un bel calo di lavoro. Molti clienti abituali che venivano qua in macchina, a lungo andare hanno smesso di venire. Partendo dal problema dei parcheggi, perché molto spesso non trovavano posto per mettere l’automobile e si trovavano costretti ad andare da qualche altra parte”.
Ma c’è anche chi, come Alessandra, ha aperto la sua attività da meno di un anno e l’unica realtà che ha conosciuto è stata quella di una viabilità ridotta o interrotta: “Io ho aperto il 29 maggio e qualche giorno dopo hanno chiuso l’accesso al viale, sia per chi veniva da Torino e sia per quelli di Rivoli. Purtroppo io non ho uno storico anche se ci sono molti negozianti arrabbiati per questa cosa, perché la percentuale di clienti tolta dai vari cantieri è alta. Gran parte dei clienti provenienti dalle zone limitrofe non viene più”.

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