AL VIA IL FESTIVAL “BORGATE DAL VIVO”: VALERIA SOLARINO AL MUSEO EGIZIO

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Valeria Solarino

dall’UFFICIO STAMPA “BORGATE DAL VIVO”

TORINO – Un lieto ritorno, quasi una festa che, per il secondo anno consecutivo, accoglie nell’eleganza di uno dei luoghi torinesi più noti in assoluto parole e suoni per raccontare il mondo: la storia di uno spazio e di una persona apparentemente sperduti nell’isolamento, che tuttavia piantano semi di speranza.

Borgate dal Vivo riparte e, anche nel 2022, sceglie di farlo dal Museo Egizio. Dopo il fortunato lancio della passata edizione, il festival dei borghi e delle borgate alpine inaugura il suo settimo anno di spettacoli nel cuore di Torino con un evento unico, una lettura musicata che vuole essere un modo per abbracciare un pubblico nuovo e per celebrare nel migliore dei modi quella che per l’associazione Revejo è una delle collaborazioni più prestigiose.

Sabato 11 giugno alle ore 21 il cortile interno del Museo Egizio tornerà ad essere la meravigliosa cornice di uno spettacolo inedito: l’attrice Valeria Solarino, nata in Venezuela ma cresciuta proprio a Torino, leggerà “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, con la sonorizzazione dal vivo di Orelle, cantautrice e polistrumentista in grado di coniugare eleganza e trasgressività. Voce e musica si alterneranno e si fonderanno per creare un racconto che possa trasportare il pubblico nelle atmosfere del libro, attraverso le delicate e precise parole di Giono e di una storia che ha l’incanto della semplicità.

La scelta del testo non è casuale e coniuga nel profondo il playoff e la filosofia della settima edizione del Festival: “mettere radici”, concetto che esprime il doppio significato solidità, stabilità e radicamento nel luogo di nascita ma, allo stesso tempo, di crescita e cambiamento, di sogni tesi verso il cielo. L’uomo che piantava gli alberi parla di ambiente, ma lo fa attraverso il cambiamento, messo in atto dall’ostinata opera di un uomo e della natura che, insieme, possono migliorare e salvare il mondo.

Un messaggio ampio e dalle molteplici valenze con cui l’associazione Revejo, che dal 2016 organizza il Festival Borgate dal Vivo, si propone non solo di sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità ambientale, ma anche sulle tematiche sociali e sulla fruizione degli spettacoli dal vivo e della cultura in generale, che possono portare nuova linfa anche a territori periferici come quelli in cui tradizionalmente opera il Festival. La Galleria dei Re sarà accessibile al pubblico per una visita libera prima e dopo lo spettacolo.

VALERIA SOLARINO

Nata in Venezuela da genitori italiani, parallelamente agli studi alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino, inizia a vent’anni l’attività di attrice professionista alla scuola del Teatro Stabile di Torino. Nel 2003 i ruoli nel cinema iniziano ad affiancarsi alle esperienze sul palcoscenico. Viene notata e scelta da Mimmo Calopresti per il film “La felicità non costa niente”. Nello stesso anno interpreta Maja nell’opera prima di Paolo Vari e Antonio Bocola, “Fame chimica”, presentato al Festival di Venezia e veste i panni di Bea nel film “Che ne sarà di noi”di Giovanni Veronesi. Nel 2005 viene diretta accanto a Fabio Volo da Alessandro D’Alatri nel film “La febbre”, grazie al quale riceve a Venezia il premio Biraghi come migliore attrice emergente. Nel 2006 recita nel film “Viaggio segreto” di Roberto Andò. Il 2007 la vede protagonista di Valzer di Salvatore Maira, presentato alla 64ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per il quale riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Pasinetti come migliore attrice. Nel 2008 interpreta Angela in Viola di mare di Donatella Maiorca, che le varrà la candidatura ai Nastri d’argento e il premio come migliore attrice al NICE film Festival, che le consentirà di studiare con una borsa di studio presso la prestigiosa scuola di Susan Batson a New York. Nello stesso anno è candidata al David di Donatello come migliore attrice protagonista per il film “Signorina Effe” di Wilma Labate. Non abbandona mai il teatro, che coltiva contemporaneamente al cinema, lavorando con diversi registi: Gabriele Vacis, Mauro Avogadro e Valter Malosti. Nel 2010 recita nel film Vallanzasca – Gli angeli del male” diretta da Michele Placido, e in “Italians” per la regia di Giovanni Veronesi. L’anno successivo è la protagonista del film Ruggine di Daniele Gaglianone, presentato alle Giornate degli autori della 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nello stesso anno è nel film corale “Manuale d’amore 3” nuovamente diretta da Giovanni Veronesi. Nel 2012 interpreta Anita Garibaldi nella miniserie in due puntate diretta da Claudio Bonivento su Raiuno, che le varrà il premio come migliore attrice al Roma Fiction Fest. Nel 2013 partecipa alla seconda stagione della fiction “Una grande famiglia”. Il 2014 è segnato da numerose interpretazioni: è nel cast di “Smetto quando voglio” di Sidney Sibilia e di “La settima onda” di Massimo Bonetti, ed è la sorella di Laetitia Casta in “Una donna per amica”, diretto da Giovanni Veronesi. Nel 2015 è la protagonista del film “La Terra dei Santi” di Fernando Muraca ed è nuovamente diretta da Michele Placido nel film “La Scelta”. Interpreta un’assistente sociale nell’opera prima di Tommaso Agnese, “Mi chiamo Maya”. Torna sul piccolo schermo con la fiction di grande successo di Raiuno “Una grande famiglia” e infine interpreta Francesca Morvillo, la moglie del giudice Falcone nel film “Era d’estate” di Fiorella Infascelli, accanto a Beppe Fiorello e Massimo Popolizio. Nel 2016 inizia la tournée teatrale di “Una giornata particolare”, dal capolavoro cinematografico di Ettore Scola, dove interpreta il personaggio di Antonietta che fu di Sophia Loren, accanto a Giulio Scarpati. La tournée, accolta da grande successo, si prolunga per tre stagioni superando le 170 date. Nel 2016 interpreta il secondo e il terzo capitolo della trilogia di “Smetto quando voglio: Smetto quando voglio Masterclass” e “Smetto quando voglio Ad Honorem” (autunno 2017). A maggio 2017 è accanto a Kim Rossi Stuart nella serie tv “Maltese”, romanzo di un commissario di Gianluca Maria Tavarelli in onda su Raiuno. Nel 2018 è nelle sale con il nuovo film corale di Gabriele Muccino “A casa tutti bene” e con “Quanto Basta” insieme a Vinicio Marchioni per la regia di Francesco Falaschi, inoltre torna a teatro come protagonista con “Il Misantropo” di Molière con Giulio Scarpati per la regia di Nora Venturini. Nel 2019 è nei cinema con “I Moschettieri del Re” di Giovanni Veronesi e con “Dolcissime” di Francesco Ghiaccio ed è la voce narrante femminile di “Danza con Me” di Roberto Bolle su Raiuno. Sempre nel 2019 Valeria è nel cast di “Rocco Schiavone” con Marco Giallini su Rai2. Nel 2020 è la protagonista femminile nella serie “L’alligatore”, tratta dai romanzi di Massimo Carlotto e in onda su Raidue e nel 2021 torna in onda con la quarta stagione di “Rocco Schiavone” sempre su Raidue. È stata la protagonista del videoclip della canzone “Attimo” di Gianna Nannini e “Tre minuti” dei Negramaro.

Elisabetta Pasquale “Orelle”

ORELLE

Orelle è lo pseudonimo di Elisabetta Pasquale, cantautrice pugliese che ha esordito nel 2015 con l’ep “Primulae Radix”, un disco che, proprio come la primula, lasciava intravedere grandi speranze per un futuro ancora più fiorito. La cantautrice presenta i suoi inediti in italiano e inglese, con atmosfere tendenti all’acoustic rock/jazz e strizzano l’occhio a suoni più dream o aspri, in un pop sperimentale dai contorni delicati. Il mix del disco fonde alla perfezione arrangiamenti e scelte musicali e vocali: armonia ed equilibrio tra rock, cantautorato,
elettronica, archi, ondate di jazz e pennellate che hanno un sapore pop. “Argo”, il secondo lavoro di Orelle uscito nel 2017, non è una ricerca o un costrutto, ma una semplice espressione di quello che era in quel momento la vita di Orelle: cantautrice da un lato e studentessa di contrabbasso, nonché esploratrice del mondo jazz dall’altro, ponte ideale e fonte di felicità e di soddisfazione per l’artista. In “Argo” il movimento e la dinamica tipiche della live session rimandano ad una sorta di fluidità, galleggiando tra aria e acqua, elementi a cui sembra ispirarsi Orelle col suo timbro vocale, ma che sono stati fonte di ispirazione anche per la grafica del progetto.

IL LIBRO: “L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI”

Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono incontra una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che prova piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale vive, quest’uomo lavora per portare avanti una grande azione, un’impresa che cambierà la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”. Giono, saggista e scrittore francese, si è spesso lasciato ispirare dalla campagna provenzale in cui viveva, trasfigurandola di volta in epica, poema o realismo visionario attraverso un sentimento di vitalità e freschezza che riesce a infondere nei paesaggi e nelle persone di cui narra.

Lo spettacolo “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono con Valeria Solarino e sonorizzazione dal vivo di Orelle è realizzato in collaborazione con il Museo Egizio di Torino e si terrà nella serata di sabato 11 giugno alle ore 21 presso il cortile della struttura. Il costo dell’ingresso è di 15 euro + dp. Le prevendite sono online su Vivaticket cliccando il seguente link www.vivaticket.com/it/biglietto/valeria-solarino-legge-l-uomo-che-piantava-gli-alberi/182336. Per maggiori informazioni sugli eventi della nuova edizione di Borgate dal Vivo scrivere una mail all’indirizzo info@borgatedalvivo.it oppure visitare il sito www.borgatedalvivo.it.

 

 

 

 

 

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