RIVOLI, UOMO TENTA IL SUICIDIO DOPO LA MORTE DELLA MOGLIE: “LA VITA SENZA DI LEI È UNA DISARMONIA SENZA FIATO”

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di FABIO TANZILLI

RIVOLI – Un storia d’amore e di profondo dolore. Domenica 20 novembre il musicista e compositore Francesco D’Aniello, 84 anni, ha tentato il suicidio dopo la morte della moglie Rosa Ardito, 83 anni, avvenuta il 14 novembre all’ospedale di Rivoli.
Pugliese di origini, nato a Spinazzola (Bari), Francesco D’Aniello da 38 anni vive in Piemonte e durante la sua carriera musicale è stato premiato in quattro manifestazioni internazionali. Ha vissuto tutta la sua vita accanto alla moglie Rosa, compresi gli anni nella casa di Cascina Vica, a Rivoli.
A raccontare il dramma a TorinoCintura è il figlio di Francesco e Rosa, Rocco D’Aniello, residente ad Avigliana: “Mia mamma è stata male dal 28 ottobre. L’hanno portata in ospedale con l’ambulanza, le hanno fatto il tampone ed era positiva al Covid – racconta il figlio Rocco D’Aniello –  dopo 2 o 3 giorni si è ammalato anche mio papà Francesco di Coronavirus, ed è stato portato anche lui in ospedale a Rivoli. E così mia mamma e mio papà all’improvviso non si sono più visti, dopo una vita al fianco l’uno all’altra, perché lui dopo il ricovero a Rivoli è migliorato, ed è stato poi portato al polo sanitario di Giaveno per la degenza. Il 14 novembre mio papà è tornato a casa, chiedendo dove fosse mia mamma, che purtroppo era ancora in ospedale e stava per morire. Poche ore dopo lei è mancata, intorno a mezzanotte mia sorella ci ha chiamato per darci la tragica notizia. Ha avuto gravi complicazioni a causa di un batterio nello stomaco, che è stato letale. Quando siamo andati in ospedale, e mio padre ha visto il corpo di mia mamma senza vita, è rimasto straziato e molto scosso”.
Francesco non riesce a stare senza l’amata moglie Rosa: “Nei giorni successivi gli siamo stati vicini…il giorno in cui ha tentato di togliersi la vita, aveva prima mangiato pranzo con noi ad Avigliana – spiega Rocco – Ma poi, tornato a casa a Rivoli, nella stessa giornata di domenica 20 novembre ha tentato il suicidio per il dolore della morte di mia madre, con un cocktail di farmaci. Attualmente sta lottando tra la vita e la morte, ricoverato all’ospedale di Rivoli. Oggi, 24 novembre, sta meglio, sembra che ci sia qualche speranza in più. A noi figli ha lasciato una lettera sul pianoforte. Ci ha scritto così: “Cari figli, grazie per il vostro immenso supporto, ma la vita senza la mamma è diventata una disarmonia senza più fiato. Pertanto ho deciso di raggiungerla. Perdonatemi. Sottolineo un grazie profondo a mia nuora e a tutti i miei nipoti. Ciao a tutti”.
Ora Francesco è in una leggera fase di miglioramento, ma la situazione è ancora critica.

 

 

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