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dalla CITTÀ DI GRUGLIASCO (Fotografie di ROLANDO CAPOZZOLI)
GRUGLIASCO – Quando una triste, ma inevitabile, scelta si trasforma in un’opportunità. È proprio il caso di dirlo per quanto riguarda la situazione del parco Pineta, delimitato dalle vie Da Vinci e Olmetto, all’interno del quartiere Borgo Nuovo. I Pinus Strobus presenti ormai da molti anni, infatti, sono giunti a fine ciclo vitale. Dall’ultima analisi VTA (Visual Tree Assessment – valutazione visiva della stabilità dell’albero) eseguita da un agronomo incaricato dal Servizio Aree Verdi del Comune, risultano quasi tutti secchi, anche a causa dei cambiamenti climatici e della siccità estiva, oppure irrimediabilmente compromessi.
In questo stato, le piante non consentono di garantire le condizioni di sicurezza per la corretta fruizione del parco da parte dei cittadini, a causa dei rischi di schianto oppure ribaltamento, come si legge nella relazione finale dell’agronomo: “(….) la situazione, in generale, risulta molto problematica e fortemente compromessa, poco compatibile con una completa ed estesa fruizione da parte del pubblico senza eccessivi rischi e pericoli che possono derivare dalla presenza degli alberi. È necessario, quindi, provvedere a una profonda riqualificazione del verde arboreo presente che, inevitabilmente, porta all’abbattimento di numerosi alberi”.
Il mantenimento di quelli non completamente secchi, che, tuttavia avrebbero vita residua molto breve, in una situazione di “esemplari isolati”, comporterebbe un aumento del rischio di ribaltamento, in quanto esposti maggiormente all’azione del vento. L’abbattimento di queste vecchie piante è cominciato ieri, martedì 27 dicembre, ma già entro il 31 gennaio, verranno messe a dimora le nuove piante, di tipologie diverse e più adatte alle caratteristiche del parco. Del resto, nella medesima area verde, sono già presenti piante relativamente nuove, come i prunus, gli acer, e i fraxinus, che, tra l’altro, sono state adottate, in una passata edizione dell’iniziativa denominata “Adotta un albero”, dai bambini le cui famiglie hanno aderito.
“Purtroppo, la prolungata siccità di quest’estate ha contribuito pesantemente al peggioramento delle piante più anziane – afferma il sindaco Emanuele Gaito – Non soltanto nella nostra città, ma un po’ ovunque, nei parchi anche dei comuni limitrofi, si nota la moria di alberi e arbusti. Per questo, nonostante risulti sempre una scelta difficile abbattere del verde, la decisione si è resa necessaria. Inoltre, come ha riferito anche il tecnico che ha eseguito la valutazione sullo stato di salute delle piante, se lasciassimo le poche piante non completamente secche, ma comunque quasi a fine ciclo vitale, queste, rimanendo isolate, sarebbero ancora più esposte alle intemperie, in particolare al vento, aumentando il rischio di caduta oppure ribaltamento. La buona notizia è che il rimboschimento avverrà in tempi brevissimi con essenze maggiormente adeguate al contesto urbano”.
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