di REBECCA DE BORTOLI
RIVOLI – Domenica 29 gennaio una ventina di volontari di Plastic Free e Croce Rossa si son dati appuntamento in via Vajont e hanno percorso Via Valtellina, più conosciuta come Strada Maiasco, ripulendola dai rifiuti. Un’iniziativa promossa proprio da Plastic free, un’associazione di volontariato nata nel 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. Associazione che è solita organizzare raccolte di rifiuti e incontri di sensibilizzazione nelle scuole.
Numerosi sono stati gli abbandoni rinvenuti domenica, tant’è che son stati raccolti una cinquantina di sacchi tra plastica indifferenziabile, vetro, macerie e polistirolo, ma sono stati trovati anche molti ingombranti, tra cui una ventina di pneumatici, un motorino, una bici, un paraurti, una portiera, lavandini, un materasso matrimoniale, tapparelle. È lampante come queste discariche vengano create dall’incuranza delle persone che trovano metodi più veloci per smaltire i propri rifiuti.
L’associazione interviene in zone del territorio dove il Cidiu, la società di raccolta rifiuti incaricata, non può intervenire, infatti domenica sono andati a ripulire a piedi la zona sotto la tangenziale di Torino. Parlando con la referente della Onlus che copre la zona di Rivoli, Stephanie De Vita, quello che è emerso è la difficoltà nel sensibilizzare le istituzioni su un’emergenza globale che sembra non essere vista da loro.
In effetti quel che appare è che questi volontari si sostituiscano a un lavoro indispensabile che dovrebbe essere portato avanti dalle amministrazioni, specie in un periodo in cui non è più sufficiente fare bene la raccolta differenziata ma è necessario smettere di produrre rifiuti. Invece i volontari e le volontarie vengono aiutati poco in queste imprese. Non vengono aiutati neanche nella divulgazione e nel lavoro di sensibilizzazione, vengono solo forniti di sacchi neri per raccogliere i rifiuti, più in generale le Onlus ambientaliste spesso si trovano sole a combattere le proprie cause, difficilmente si trova supporto concreto da parte delle amministrazioni che dovrebbero essere le prime a sostenere opere di questo tipo.
Dal 2021 Rivoli è stata liberata da più di quattro tonnellate di rifiuti, composti principalmente da plastica. Solo domenica invece è stata raccolta una tonnellata emmezza di rifiuti e purtroppo, quasi al termine della raccolta, è stata scoperta un’altra discarica a cielo aperto che richiederà un nuovo intervento dei volontari, Chi volesse dare il proprio contributo, può iscriversi al sito www.plasticfreeonlus.it.