GRUGLIASCO – Purtroppo al C.A.N.C. (Centro Animali Non Convenzionali), per quanto lo si ripeta di continuo e per quanto sia scritto ovunque che i piccoli di capriolo o cervo non vanno presi quando trovati, qualche giorno fa è arrivato al centro un piccolo capriolino.
Il C.A.N.C. ricorda che se non c’è la madre morta vicino, non sono mai abbandonati!
Siccome troppo piccoli e tremolanti per seguire la madre o scappare da un predatore, rimangono immobili dove sono partoriti. Non hanno una tana, ma giacciono nell’erba.
Nel momento in cui gli umani si avvicinano, la madre pensa che siano predatori e scappa, sperando di attirarvi lontano dal suo piccolo.
Se si rimane vicino non tornerà mai perchè non ha armi per difendere il suo cucciolo, il quale rimarrà immobile e inerme sperando di farvi credere di essere morto. Bisogna dunque allontanarsi il prima possibile senza nascondersi lì vicino, la madre fiuterebbe l’odore e lasciare che possano ricongiungersi, senza volere a tutti i costi salvare chi non ne ha bisogno.
Se si trova vicino alla strada, è consigliabile spostarlo a qualche centinaia di metri da essa in mezzo al verde: è una leggenda metropolitana che se toccati la madre non li accetta più! “Cuore di mamma” passa sopra tutto… trascorrerà ore a leccarlo per pulirlo, ma se lo riprenderà felice di non averlo perso.
Il C.A.N.C. raccomanda di non portarlo a casa lasciandolo ore digiuno o dandogli il latte del commercio, il quale potrebbe causargli problemi intestinali portandoli persino alla morte.
Anche nei centri preparati e specializzati come al C.A.N.C., non tutti sopravvivono. Infatti, spesso non digeriscono il latte di capra, non accettano la tettarella così dura e diversa dal capezzolo di mamma, si ammalano e anche se sopravvivono, devono poi fare un lungo percorso di reinselvatichimento, prima di poter essere pronti alla vita libera.
Per concludere viene ricordato che se si porta a casa un capriolo o un cervo, oltre a far crescere un soggetto non liberabile, destinato a un recinto, si andrebbe incontro a procedimenti penali, essendo vietato dalla legge detenere animali selvatici (legge 157/92).
Quindi: salviamoli se orfani, se vediamo la madre morta accanto, o feriti, altrimenti non tocchiamoli!