RIVOLI, I DIPENDENTI COMUNALI PRONTI ALLO SCIOPERO CONTRO L’AMMINISTRAZIONE: “TROPPI CARICHI DI LAVORO, ADESSO BASTA!”

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MUNICIPIO

di ELISA ZUNINO

RIVOLI – Dopo l’assemblea ordierna dei dipendenti del Comune, le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, CSA e RSU hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente del Comune di Rivoli per il ripristino di relazioni sindacali corrette, la predisposizione da parte dell’amministrazione di un piano assunzionale adeguato ai carichi di lavoro, le proposte risolutive delle criticità in atto, l’analisi delle economicità delle esternalizzazioni effettuate e in atto, le risorse adeguate per la ripresa della contrattazione per la definizione del contratto decentrato.
Dopo il fallimento dei tentativi di conciliazione in Prefettura i sindacati denunciano per gli asili nido, attraverso Franca Soffietti CGIL-FP: “Violazione di consolidate norme contrattuali e volontà di penalizzare i dipendenti”; per la polizia locale con Claudio Faidiga UIL “La grave carenza di personale è causa di grave stress psico-fisico dei lavoratori, sottoposti a continui cambi di turnazioni che impediscono la più semplice organizzazione dei propri tempi di vita”, per il settore tecnico con Luigi Arace CSA “I funzionari dell’ufficio tecnico sono da anni sovraesposti ad una situazione che li vede personalmente soggetti a contenziosi con l’Amministrazione ed a sanzioni pecuniarie per l’attività ordinaria” e con Diego Truffa CISL-FP “Da tempo chiediamo un’analisi dei carichi di lavoro come elemento determinante per una riorganizzazione equa delle attività e delle responsabilità”. I sindacati sottolineano infine che la scelta degli ultimi anni di non sostituire il personale cessato (oltre 80 dipendenti in meno) per ripianare logiche di bilancio determina gravi difficoltà nell’erogazione dei servizi che vengono comunque garantiti quotidianamente dall’abnegazione dei dipendenti. Il sindaco Franco Dessì, ribadendo la contrazione di risorse di 9,9 milioni di euro negli ultimi anni afferma: “Per far fronte a questa riduzione di risorse abbiamo dovuto agire su 4 fronti: la riduzione delle spese, il recupero dell’evasione, la manovra sulle entrate e la diminuzione del debito. Per ridurre la spesa non potevo non considerare il primo centro di costo dell’amministrazione che è il personale. Per cui, dal 2009 al 2014 non abbiamo più sostituito il personale che andava in pensione, ma nel 2014, facendo il bilancio di previsione del 2015 avevamo già previsto di assumere le posizioni mancanti, ad esempio nei vigili, ma non abbiamo potuto farlo a causa della norma che impediva di assumere personale al di fuori delle liste di mobilità della città metropolitana e delle province che però non sono mai state pubblicate. Quindi siamo rimasti fermi anche nel 2015. Adesso nel bilancio 2016,che andrà in approvazione a fine mese, abbiamo un piano di assunzioni che prevede 26 unità tra concorsi e mobilità. Di questi tre sono agenti di polizia municipale della graduatoria del concorso 2004 che non abbiamo poi potuto assumere e due ufficiali con procedura di mobilità esterna ce ci porteranno da 32 a 37 dipendenti della polizia municipale, uno in meno dei 38 del 2009 quando sono stato eletto”. Dessì inoltre precisa che se anche la politica di non sostituzione ha creato dei problemi nella struttura ha anche permesso di non tagliare il sociale, e anzi di farlo crescere del 32 per cento in più, in un momento in cui i bisogni sono molti e sempre di più cittadini.”Mi assumo la responsabilità di aver ridotto a spesa del personale non in nome dei miei interessi o di interessi capitalisti, ma di necessità di bilancio e della città”.

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