SANITÀ ECCO LE NUOVE NOMINE ALL’OSPEDALE SAN LUIGI DI ORBASSANO / PARLA IL COMMISSARIO RIPA

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di ELISA ZUNINO

ORBASSANO – Prosegue per l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga, che ha 412 posti letto, 9800 ricoveri ordinari annui, 7200 ricoveri annui da Day Hospital e 49mila accessi al Dea oltre che 1350 dipedendenti per un totale di 150 milioni circa di spesa, il percorso di sviluppo dell’atto aziendale, ricco di progetti e ristrutturazioni organizzative.

Il commissario Franco Ripa dichiara: “L’atto aziendale è da interpretare non come semplice atto burocratico ma come occasione di cambiamento e sviluppo organizzativo. L’integrazione e collaborazione con l’Università e con le altre ziende sanitarie, il dialogo con il territorio, il coinvolgimento degli utenti e dei pazienti rappresentano alcuni dei punti di riferimento più qualificanti”.

Ripa ha poi ricordato che dal 1° marzo scorso d’intesa con il Rettore sono stati nominati i nuovi direttori di strutture complesse universitarie: il professsor Francesco Ardissone, Direttore SCDU Chirugia toracica, il professor Giuseppe Maina, Direttore SCDU Psichiatria, il professor Francesco Porpiglia, Direttore SCDU Urologia, il professor Andrea Veltri, Direttore SCDU Radiodiagnostica, il professor Marco Volante, Direttore SCDU Anatomia patologica. Dal 1° aprile prossimo, inoltre, prenderà servizio, in qualità di Direttore della SCDU Ortopedia, il professor Filippo Castoldi, proveniente dal CTO di Torino, mentre il professor Angelo Guerrasio è stato individuato quale Direttore facente funzione della SCDU Medicina ad indirizzo ematologico. Già nel mese di febbraio, è anche subentrato come Responsabile della Nefrologia, il dottor Andrea Ranghino, proveniente dalle Molinette.

Nel prossimo mese di aprile, è prevista la nomina dei direttori dei dipartimenti strutturali e funzionali: dipartimento di area chirurgica ed intensiva (strutturale ad alta e media intensità), Dipartimento di area medica ed oncologia (strutturale a media intensità), dipartimento di area medica specialistica (strutturale a media intensità), dipartimento di emergenza accettazione (funzionale), dipartimento di Continuità Assistenziale (funzionale interaziendale), dipartimento di Salute Mentale (interaziendale).

A questo, seguirà l’individuazione dei responsabili delle restanti strutture aziendali, sanitarie e amministrative. “Lo sviluppo dell’atto aziendale è l’occasione di un cambiamento organizzativo per creare sempre di più un modello secondo cui non è il paziente che deve ruotare intorno al mondo sanitario, ma l’ospedale che deve ruotare intorno alle esigenze del paziente – afferma Ripa – in questo senso deve crearsi una rete ospedaliera, direzione in cui si è andati con la fusione dell’emodinamica con l’Asl To 3, lo sviluppo di un sistema di budget, l’impiego di norme di buona qualità e un sistema di benessere dell’organizzazione con attenzione ai dipendenti. Si tratta di consolidamenti di grande rilievo per il San Luigi, in grado di portare un ulteriore valore aggiunto al già cospicuo “patrimonio” professionale e tecnico dell’Azienda e delineare il modello funzionale di ospedale del futuro rivolto alla organizzazione per intensità di cure e al progressivo snellimento dei processi, ma con grande attenzione agli operatori e ai cittadini-utenti”.

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