RIVOLI, TENSIONE IN COMUNE PER L’ADDIO ALLE SCUOLE NERUDA E TETTI / LA RABBIA DEI CITTADINI: “È UNA VERGOGNA”

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – La sala del Consiglio Comunale non è mai stata così piena quando, Ieri, in data 18 Maggio, in via Capra, Rivoli, si è tenuta una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale, con il fine di discutere della chiusura dei plessi scolastici della scuola primaria Neruda e della succursale Tetti Neirotti. La mozione presentata in consiglio è stata proposta dalle tre forze politiche dell’opposizione: i consiglieri del Movimento 5 stelle, i consiglieri di Forza Italia e la consigliera della Lista Civica dalla parte dei cittadini.

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Le persone accorse erano molte, e la volontà di far sentire la propria voce ancora di più.

La mozione, che la Consigliera Vacca, del Movimento 5 stelle, si è apprestata a leggere parla chiaro. Le forze politiche dell’opposizione, non solo chiedono il mantenimento, e non la chiusura, delle scuole del quartiere con la sola motivazione del calo del numero delle iscrizioni, ma, soprattutto, di istituire un gruppo di lavoro interdisciplinare finalizzato alla definizione delle linee strategiche propedeutiche alla razionalizzazione dei plessi scolastici. “La mozione illustra quali siano le nostre richieste, e cioè non chiudere i plessi scolastici e chiedere una deroga per Tetti ma anche per la Neruda, per formare così, per il 2017, una classe prima”.

Se questa è la mozione presentata dall’opposizione, il PD e i moderati non mancano di far sentire la propria opinione, ritenendo sia giusto chiudere i due plessi scolastici e sostenere l’opinione del Sindaco Dessì in proposito. “Le classi, una volta trasferite alla Allende non saranno né accorpate né smembrate, ma accolte”, sostiene la Consigliera Barrina.

Il dibattito si dimostra acceso – le forze dell’ordine si sono trovate nella posizione di dover, più volte, intervenire-, non solo per il pubblico fremente che non condivide le decisioni dell’amministrazione comunale, ma anche tra i diversi Consiglieri, che mantengono i toni caldi e intraprendono un dibattito privo di toni smorzati.

“Le uniche due scuole che hanno i requisiti per rimanere, le chiudete. Vi dovreste solo vergognare”, afferma la Consigliera Massaro, sotto gli applausi scroscianti del pubblico, che non manca di definire la propria posizione in merito.

“Per noi questo è un momento di democrazia. È importante ascoltare i cittadini”, esordisce il Capogruppo Torrese che dà il via ai numerosi e vivaci interventi dei cittadini chiamati in causa.

E se la ex Preside della scuola Tetti afferma che il suo è “un intervento di resa”, c’è chi tra il pubblico, come la signora Luisa, ribatte: “io non sono alla resa, io sono all’attacco”.

Diverse mamme hanno preso la parola per ribadire ulteriormente i privilegi e l’”oasi” che la Neruda rappresenta come scuola, e il contraccolpo che tutto il quartiere subirà. “Dateci una deroga, ve lo chiedo con il cuore”, afferma mamma Filomena.

L’opinione del pubblico sembra però unanime quando si parla di una carenza di iscrizioni, dal momento che tutti sono dell’avviso che i dati siano falsati, poiché sono tre anni che alcune mamme decidono di non iscrivere i figli alla Neruda per il timore che venga chiusa. I cittadini comunque riaffermano che le scuole rappresentano un servizio fondamentale e chiudere i due plessi significherebbe togliere una parte importante ai cittadini e alla città stessa. “Questa vicenda sembra concludersi con una presa in giro”, sostengono i cittadini.

Ed è su queste note che la Consigliera Bergonzi prende la parola e fa notare che nel programma presentato dal PD durante le elezioni parla di una conferma e di un ampliamento del tavoli tecnici. “Non mi risulta che sia stato istituito”.

E, sebbene una situazione analoga si sia presentata precedentemente con la scuola Rodari, il consigliere Verna sostiene contrariato: “abbiamo già il sentore delle decisioni della giunta”.

Il dibattito acquista nuovo slancio quando il Consigliere di Forza Italia Lettieri prende la parola: “non possiamo permettere che due scuole vengano chiuse in questo modo. Se l’amministrazione non funziona, si manda a casa”. E il Consigliere Senatore: “Si parla di democrazia partecipata ma ho l’impressione che non si dia importanza al quartiere quando si prendendono queste decisioni”.

La decisione del Sindaco Dessì però parla chiaro: “Alla fine la democrazia partecipata deve soggiacere a responsabilità delle decisioni assunte. La posizione della Giunta è di non accoglienza della delibera presentata dalle opposizioni”. La motivazione è di tipo quantistica. Poiché, dai dati raccolti spicca il fatto che la scuola Neruda ha un tasso di occupazione pari solo al 24%, con 55 alunni, di cui 20 fuori quartiere, mentre per la scuola Tetti ci sono solo due classi, una seconda e una terza. “So che le posizioni prese non sono popolari, ma questa è una decisione presa negli interessi della città”. La maggioranza  appoggia il Sindaco in questa difficile e spinosa situazione.

Tra i boati provenienti dal pubblico, i consiglieri dell’opposizione esprimono i loro pensieri: “Sono disilluso”, afferma Senatore, “siamo stati sconfitti tutti, soprattutto i cittadini e le mamme”.

Il Capogruppo del movimento 5 stelle però non si abbatte: “dovete essere orgogliosi di quello che avete fatto stasera”, sostiene rivolgendosi ai cittadini.

La votazione della mozione 12 presentata delle opposizioni si chiude con il pubblico che afferma a gran voce: “è tutta una falsità, una vergogna”.

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