ALPIGNANO, È CAOS SULLA TASSA RIFIUTI: UNA STANGATA PER I CITTADINI

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Avvisi di pagamento sulla tassa rifiuti del 2011, stanno preoccupando non poco gli alpignanesi che li stanno ricevendo. Si tratta di accertamenti che il Comune ha commissionato all’Areariscossioni srl di Mondovì, su mancate o errate dichiarazioni di dati o importi insufficienti: “E’ una normale attività di controllo che il Comune avvia per verificare che le imposte siano state pagate correttamente e le sanzioni sono previste dalle norme”; spiegano dal Comune, aggiungendo che le attività di accertamento sono obbligatorie. “Peccato che nel 2008 il Cidiu abbia mandato a casa di ciascun contribuente un modulo da compilare con i dati catastali dell’immobile e da riconsegnare all’ufficio tributi del Comune, proprio per allineare gli archivi e soprattutto le superfici catastali. Ora per quale motivo dovrei pagare la mora su una sistemazione che il Comune non ha fatto? Nonostante io abbia restituito questo modulo compilato nei tempi previsti, mettendo il Comune in condizione di fare tutte le sistemazioni ben due anni prima di quello che mi viene contestato oggi?”; domanda un cittadino. Dalla società Areariscossioni, affermano di svolgere un’attività accertativa di supporto agli uffici comunali che si occupano di Ici, Imu e Tia. E dichiarano che in prima battuta il recupero economico viene effettuato dal Comune. Trascorsi i 60 giorni, previsti dalla legge, l’ente trasmette l’elenco dei morosi alla società: “Agiamo con ingiunzione fiscale e nel rispetto delle tempistiche ci rivolgiamo alle persone con un sollecito bonario. Se il debito non viene saldato, allora si attiva la procedura giudiziale con fermo amministrativo o quanto ancora previsto dalle normative per la tutela del denaro pubblico”; chiosa l’amministratore delegato Anna Todesco.

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