ALPIGNANO E LA FESTA PATRONALE, LA RABBIA DEI BORGHI: “CI HANNO MESSO IN UN ANGOLO”

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Un weekend di giochi e attrattive hanno colorato la tradizionale festa di San Giacomo, organizzata dalla parrocchia San Martino. Un tuffo nel passato per far rivivere antichi costumi e culture ma avvicinandoci al vecchio Municipio, ci fermiamo a parlare con Cinzia Oleari dell’associazione Borgo Vecchio che non risparmia critiche all’amministrazione: “Tutto l’anno ci prepariamo per il Palio e sarebbe stato più serio da parte dell’amministrazione se non ci avesse coinvolti, dato che quest’anno hanno deciso di non farlo. Adesso siamo qui relegati in un angolo”; dichiara dispiaciuta. Più o meno dello stesso parere anche i rappresentanti degli altri Borghi, che preferivano partecipare alla festa all’interno del castello.

Una rievocazione storica che ha trasformato l’interno del castello dei missionari in un teatro di suggestive battaglie, a cui hanno preso parte diversi gruppi militari, rappresentazioni teatrali d’epoca, scene di vita quotidiana, danze popolane, antichi mestieri e cortei storici. Tra le tante curiosità proposte, il torneo medievale a squadre di kubb, un torneo a contatto pieno con armature medievali, attività per bambini con Mario Collino, detto “Prezzemolo”, il Mago Mirage e la maga clown. Inoltre, bolle di sapone giganti, il mercatino e concerti musicali. Un villaggio medievale con oltre 100 figuranti in costume, dove ci si è potuti tuffare nella vita di altri tempi insieme a cavalieri e falconieri.

Nel giardino del castello, incontriamo la milizia di Grugliasco del XVII secolo specializzata a presidiare le mura di Torino: “La milizia non ha mai preso parte a delle battaglie vere e proprie”; precisa il presidente del Borgo Centro Ressia San Bastian, uno dei sette Borghi che partecipa al Palio di Grugliasco. “Della milizia facevano parte anche vivandiere che servivano i militari, li lavavano, cucivano i loro vestiti e gli preparavano da mangiare, mentre la cortigiana faceva compagnia agli ufficiali”; aggiunge Monica Modenin. Pochi passi più in là ci imbattiamo nei musici del XIV secolo che, oltre agli strumenti musicali, portavano con sé prodotti per curare il corpo. In un’altra tenda accanto, notiamo un gruppo rievocante la presa del castello di Volpiano del 1339 da parte di Pietro da Settimo, signore al servizio del Marchese Giovanni II di Monferrato, grande condottiero del suo tempo e conquistatore del Canavese: “Un evento che si ripeterà a settembre”; asserisce Sandy Furlini, presidente del Circolo Culturale Tavola di Smeraldo.

Appena fuori dal castello c’è Street Art Fabio 79, un artista alpignanese che girovaga per la Regione con la sua grande e singolare valigia.

Anche se il Palio non si è potuto svolgere, l’amministrazione ha voluto comunque mantenere la tradizionale corsa, un importante evento atteso dagli alpignanesi. E ieri si è disputata una corsa molto simile a quella del Palio: “Una staffetta per le vie del centro storico dove sedici corridori hanno vestito i colori dei Borghi: rosso, blu, giallo e verde, reggendo sulle spalle due aste con appesi otto contenitori pieni d’acqua cercando di perderne il meno possibile, per limitare il numero delle penalità”; spiegano gli amministratori, protagonisti della corsa insieme ad alcuni cittadini. Tra i concorrenti anche il sindaco Andrea Oliva e il capogruppo dei 5 stelle Cosimo Di Maggio. La corsa è iniziata in piazza della Parrocchia percorrendo via Matteotti, il ponte vecchio, piazza Primo Maggio e via Roma, giungendo in piazza Vittorio Veneto dove c’è stato il cambio della staffetta. La proclamazione del vincitore è avvenuta in piazza della Parrocchia e si sono aggiudicati la vittoria i consiglieri comunali Giacomo Bosio e Francesco Talarico del Borgo San Giacomo.

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