ALPIGNANO, IL SINDACO E LA MAGGIORANZA CONTRO I NO TAV: “HANNO CERCATO SOLO LO SCONTRO”

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano prendono le distanze dai No Tav che il 28 luglio hanno manifestato in piazza Girolina e lo esplicitano sul proprio blog: “Come gruppi di maggioranza dell’amministrazione di questo Comune non possiamo accettare che sul nostro territorio intervengano gruppi non autorizzati con l’unico intento di provocare e cercare lo scontro. Non possiamo accettarlo non solo in quanto la pertinenza di un gruppo No Tav con le questioni calde legate all’immigrazione sul nostro territorio è difficilmente correlabile, ma anche perché le azioni deliberatamente assunte hanno paralizzato la nostra città mettendo in pericolo l’incolumità di cose e persone del nostro Comune, il tutto senza alcun rispetto della legge né delle Forze dell’Ordine”; e ribadiscono quanto già affermato nei giorni scorsi: “Il diritto fondamentale del nostro sistema democratico che prevede la libertà di ogni singolo o gruppo di cittadini di esprimere la propria opinione nel rispetto di quella altrui”, riferendosi a Casapound e all’Anpi che hanno ottenuto il permesso di manifestare. Gli attivisti di Casapound, però, sono stati invitati dalla polizia a spostarsi in piazza 8 Marzo per l’occupazione non autorizzata della piazza Girolina da parte dei No Tav e dei Centri sociali: “Fortunatamente le forze dell’ordine hanno avuto la prontezza di impedire ai manifestanti l’accesso alla piazza 8 Marzo, evitando così uno scontro che era destinato a degenerare nella violenza e non cedendo alle provocazioni, nonostante il gruppo di facinorosi non abbia risparmiato insulti e spray al peperoncino contro chi era lì per garantire l’ordine pubblico”.

Infatti, precisiamo che lo spray al peperoncino è stato usato dai No Tav o dai Centri sociali e non dalle Forze dell’Ordine, come erroneamente riportato nell’articolo precedente. Le due liste civiche ribadiscono di prendere le distanze “da quanto accaduto nel totale disprezzo della legge e dell’ordine costituito”, e chiedono al Comitato No Tav alpignanese di assumere una posizione su quanto avvenuto: “Una doppia manifestazione che si sarebbe potuta risolvere con una presenza di routine di polizia e carabinieri, ha richiesto invece un dispiegamento di 140 persone delle Forze dell’Ordine provenienti dal capoluogo a vigilare su gruppi di manifestanti la cui grande maggioranza non pareva nemmeno essere rappresentativa delle sezioni locali della nostra città”. Un manifestante, che preferisce mantenere l’anonimato, precisa che non c’è stato nessun tentativo da parte loro di cercare lo scontro con Casapoud.

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