COLLEGNO, POLEMICA PER I 13.700 EURO DESTINATI AI CONSIGLIERI COMUNALI

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di PINO SCARFÒ

COLLEGNO – Avvalendosi di un principio del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato interroga ieri sera il sindaco e la giunta sui costi della politica e punta il dito sul rimborso degli oneri per le assenze dal lavoro dei consiglieri comunali. Cita il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, che prevede per i lavoratori dipendenti, eletti nei consigli comunali e provinciali, il diritto di assentarsi per il tempo necessario per la partecipazione a ciascuna seduta consiliare.

Nel caso in cui i consigli si protraggono oltre la mezzanotte, i consiglieri hanno diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata successiva e gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti delle aziende private sono a carico del Comune nel quale prestano l’attività politica: “Poiché non tutti i consiglieri comunali decidono di esercitare tale diritto e di gravare economicamente sull’ente, i consiglieri del M5S chiedono di conoscere l’ammontare della somma impegnata da inizio consiliatura e suddivisa per partito politico”, domanda la Disabato. Il sindaco, Francesco Casciano, rispondendo all’interrogazione, afferma che sono stati spesi 13,700 euro circa così suddivisi: 955 euro circa per la lista ‘Collegno Insieme’, 4.600 euro circa per Sinistra Ecologia e Libertà e 8.160 euro circa per il Partito Democratico: “Denaro che potrebbe essere impiegato diversamente”, asserisce la Disabato, evidenziando che “per i dibattiti e le numerose sospensioni ci si potrebbe contenere, evitando di protrarsi oltre la mezzanotte”. “Sta nella sensibilità di tutti i gruppi a rimanere nei tempi per evitare prolungamenti nei dibattiti, anche se a volte diventa utile per condividere obiettivi. Comunque sono raccomandazioni condivise anche dal presidente del consiglio”, chiosa Casciano.

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