di PINO SCARFÒ
ALPIGNANO – L’associazione “Comitato Genitori Alpignano”, visionando l’albo pretorio online del Comune, il 21 giugno apprende che oltre all’appalto del servizio dell’asilo nido don Minzoni verrà fatto un bando anche per la gestione della ludoteca comunale. La struttura è situata all’interno della scuola materna Borello di fronte al Parco della Pace, quasi dall’altra parte della città rispetto all’asilo nido. L’associazione decide quindi di rivolgersi immediatamente allo studio legale Sottini e il 22 giugno viene inviata un’istanza in via di autotutela della PA al Comune, al sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali, precisando che ad ottobre 2015 venne sottoscritta una convenzione tra il Comune e l’associazione Comitato Genitori Alpignano con la quale si stabiliva che la durata dell’assegnazione è da considerarsi valida “sino a quando resterà attivo il progetto della Compagnia di San Paolo ‘Alpignano Family Lab’ per bambini da zero a 6 anni e che in caso di esigenze del Comune, l’amministrazione avrebbe concordato con l’associazione di spostare la sede del laboratorio presso altri locali idonei”. Inoltre viene puntualizzato che l’atto deliberativo con il quale si mette a bando anche la ludoteca è da considerarsi “invalido per eccesso di potere, manifesta illogicità e quindi contrario al perseguimento del pubblico interesse”. Pertanto viene richiesto “che il sindaco e la giunta provvedano a rettificare la parte della delibera relativa all’errato riaffidamento del locale ludoteca, avvertendo che in mancanza si procederà a tutelare ogni interesse legittimo dell’associazione Comitato Genitori Alpignano”. “Mi pare che questa amministrazione stia distruggendo il lavoro delle associazioni fatto sul territorio negli ultimo vent’anni”, dichiara l’ex sindaco Gianni Da Ronco.
