MENSA ALL’OSPEDALE, I LAVORATORI DENUNCIANO L’ASL: “SCARSA QUALITÀ E POCA SICUREZZA”

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dall’UFFICIO STAMPA UIL

RIVOLI – Il segretario UIL FPL dell’ASL TO3 Nazareno Arigò ed il segretario UIL FPL di Pinerolo, Giuseppe Pugliese denunciano la situazione intollerabile in cui versa il servizio mensa della ASL TO3:

“Ormai da troppo tempo i dipendenti ci segnalano carenze del servizio mensa, in particolare presso l’ospedale Agnelli di Pinerolo dove gli operatori in servizio nella fascia oraria serale non riescono ad avere un servizio adeguato, rispettoso dei canoni contrattuali che fanno parte integrante dell’appalto mensa e che, in sintesi, dovrebbero garantire a tutti un pasto completo. Frequentemente succede che i dipendentii che si recano in mensa ne escano senza aver toccato cibo, lamentando la scarsa appetibilità dei piatti, specialmente alla sera quando la varietà delle portate lascia a desiderare e talvolta è limitata al solo scatolame. In molti non consumano il pasto, con evidente nocumento alla salute fisica e anche psichica, perché quello che dovrebbe essere anche un momento di pausa e “recupero psico-fisico” rischia di generare frustrazione e stress. Le lamentele espresse dai lavoratori sono state prontamente inoltrate alla commissione mensa presente in azienda che le ha recepite con l’impegno di farsi carico del problema ed attuare correttivi stimolando la partecipazione dei consumatori finali anche mediante la somministrazione di un questionario di gradimento.

Il giorno 3 luglio l’ennesima segnalazione ha fatto traboccare il vaso, di per sé colmo: i cibi distribuiti in vaschetta di plastica (insalata a base di tonno) avanzati il sabato, sono stati adeguatamente rietichettati (sovrapposizione di nuova etichetta con diversa data di confezionamento) e riproposti il lunedì (ormai maleodoranti) per la somministrazione agli utenti della mensa. A nostro avviso questa pratica può essere definita frode alimentare e, in quanto tale, rappresenterebbe un grave illecito e danno potenziale nei confronti dei consumatori, utenti degli ospedali e soprattutto lavoratori che usufruendo del tanto auspicato riposo psicofisico in coincidenza con la pausa mensa, anziché rigenerarsi in sicurezza, si sono visti esposti ad un importante rischio di tossinfezione alimentare.

La UIL FPL avendo acquisito specifica segnalazione dai lavoratori, ha prontamente denunciato all’azienda ed agli organi competenti l’accaduto e si è inoltre adoperata per capire se questa situazione potesse essere pratica consolidata. Prontamente i lavoratori su esplicita nostra richiesta ci hanno confermato che casi simili si sono verificati anche nel presidio di Rivoli. Pare che, in conseguenza alla segnalazione, l’azienda abbia erogato una sanzione pecuniaria. In tutta risposta la ditta ha messo in atto un’ulteriore presa in giro mettendo in atto la sua “azione correttiva” che è consistita nell’abbandonare la pratica di etichettatura delle confezioni delle insalate pronte e confezionate (che in precedenza venivano etichettate).

Ora la UIL FPL e tutti i lavoratori si chiedono: Quali possono essere le garanzie di sicurezza alimentare? Con quale spirito un dipendente o ancor di più un utente può fidarsi di tale servizio? A questo punto, vista la gravità degli eventi, siamo molto preoccupati.

Non ci soddisfano le sanzioni pecuniarie che vengono inflitte alla ditta appaltante e chiediamo che sia fatta chiarezza sulle attuali modalità di gestione del servizio e si richieda il ripristino immediato delle buone pratiche a cui deve sottostare tale servizio, che i lavoratori e tanto meno gli utenti non vengano esposti a questi rischi solo per recuperare qualche piatto “invenduto”, che sia tutelato il diritto dei lavoratori ad un pasto completo e sicuro anche nei turni pomeridiani/serali, che l’azienda ASLTO3 non si limiti ad erogare le sanzioni ma che si occupi del problema prendendosi a cuore il benessere psicofisico dei dipendenti e, ancor di più, la sicurezza degli utenti ed infine
che vengano effettuati ulteriori e ravvicinati controlli da parte dell’ASL TO3 al fine di garantire il rispetto delle condizioni di appalto”.

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