RIVALTA, IL GIARDINO DEL CASTELLO SARÀ INTITOLATO AD UMBERTO ECO

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dall’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI RIVALTA

RIVALTA – Il giardino basso del Castello di Rivalta sarà intitolato allo scrittore Umberto Eco. Martedì 3 ottobre la giunta comunale approverà la proposta di intitolazione, per rendere così omaggio a uno dei personaggi più importanti della cultura e della letteratura del Novecento mondiale. La scelta di intitolare il giardino basso del castello ad Eco non è casuale. Proprio le sale ospiteranno la nuova biblioteca, che presto aprirà i battenti al pubblico. Nei giorni dell’ultima Sagra del Tomino, poi, è stato inaugurato il nuovo accesso al parco, che tra pochi giorni porterà dunque il nome del saggista alessandrino, scomparso a Milano il 19 febbraio dell’anno scorso all’età di 80 anni.

“Il Comune di Rivalta ha scelto di rendere omaggio a un grande scrittore italiano, un piemontese conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua prolifica attività di saggista” – ha detto il sindaco di Rivalta Nicola De Ruggiero. – “E lo ha fatto intitolandogli il parco sul quale si aprono le finestre della nuova biblioteca, luogo di elezione per chi, come Umberto Eco, ha fatto dei libri e della trasmissione della conoscenza una missione e una ragione di vita”.

La decisione della giunta di Rivalta arriva nei giorni in cui sui giornali rimbalza la notizia che ad Alessandria il liceo Saluzzo – Plana non porterà il nome dell’illustre concittadino, che in quelle
aule studiò da ragazzo. L’idea del dirigente scolastico del liceo è stata bocciata dall’amministrazione alessandrina. Di tutt’altro avviso invece la giunta rivaltese: “È singolare che a Rivalta si scelga di ricordare Umberto Eco mentre la sua città, nonostante la richiesta di un preside, non sembra intenzionata a farlo” – ha commentato ancora De Ruggiero – “Noi siamo contenti della nostra decisione e speriamo che un capoluogo di provincia come Alessandria segua l’esempio di un comune di ventimila abitanti come il nostro, che ha a cuore l’omaggio e il ricordo dei personaggi che hanno segnato con il loro lavoro la storia della cultura italiana”.

 

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