di STEFANO TONIOLO
ALPIGNANO – “L’impugnazione è avvenuta a febbraio e noi, come consiglieri, ne siamo venuti a conoscenza a fine novembre”. A parlare è stato Gianni Da Ronco di Alpignano Democratica, che è ritornato sulla questione del rinnovo della farmacia comunale.
“Il comune, a risposta del segretario comunale Gavaini, non si è costituito – ha spiegato Da Ronco – ma il fatto politicamente grave è che non si è dato evidenza del fatto”. La questione dibattuta risale a novembre 2016, quando in consiglio si era discusso il rinnovo della convenzione della farmacia comunale. Già allora erano arrivate le critiche da parte di Alpignano Democratica, che disertò il voto in segno di protesta. Già allora il gruppo di Da Ronco pose l’attenzione sul rischio di un possibile ricorso al TAR.
A dare poi notizia del ricorso è stato il Movimento 5 Stelle, che ne parlò il 25 ottobre di quest’anno sul suo blog. “Da un lato, vogliamo evidenziare il fatto che noi di Alpignano Democratica avevamo sottolineato che la procedura di assegnazione diretta ad Asm Venaria potesse essere passibile di impugnazione – spiega oggi Da Ronco – l’altra cosa che stiamo evidenziando è che ne abbiamo ricevuto notizia solo oggi, a fine novembre, data la delicatezza dell’argomento”. “Neanche a fine settembre – ha aggiunto Da Ronco – ne è stata data comunicazione, quando il consigliere Tucci aveva presentato un’interrogazione sui ricorsi”.
Posizione, quella di Alpignano Democratica, condivisa anche dal gruppo del Movimento 5 Stelle. “Aspettiamo un chiarimento dal sindaco e attendiamo di capire come andrà a finire il ricorso”, ha spiegato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cosimo di Maggio. Da Ronco, infine, ha fatto presente che non sarà presentata un’interrogazione nel prossimo consiglio comunale di martedì, “perché la lettera è arrivata, dopo che abbiamo presentato le interrogazioni”. “Stiamo valutando come agire”, ha concluso Da Ronco.