RIVOLI, IL DEPUTATO IVAN DELLA VALLE LASCIA IL MOVIMENTO 5 STELLE: È TRA I 10 PARLAMENTARI CHE HANNO “FALSIFICATO” LA RESTITUZIONE DI UNA PARTE DELLO STIPENDIO

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di FABIO TANZILLI

RIVOLI – Il deputato Ivan Della Valle è uno dei 10 parlamentari grillini che ha “falsificato” la restituzione di parte dello stipendio al Fondo per il microcredito, mostrando di aver fatto i bonifici bancari, mentre in realtà venivano revocati. Della Valle, primo consigliere comunale dei 5 Stelle eletto in Piemonte,  non è candidato alle politiche del 4 marzo (nel listino c’è invece il suo assistente parlamentare, il valsusino Luca Carabetta): in molti lo davano come papabile candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali di Rivoli, che si terranno nel 2019. In realtà è al termine del suo secondo mandato, quindi non si potrà ricandidare per nessun ruolo politico sotto il simbolo del M5S: potrebbe invece ricoprire ruoli tecnici o a chiamata diretta come assessore.

Lo stesso Della Valle, dopo essere scoperto, ha ammesso le sue colpe e pubblicato questo post su Facebook:

“Buonasera a tutti, questo sarà il mio ultimo post come rappresentante del MoVimento Cinque Stelle. Come sapete il recente caso mediatico sulle rendicontazioni M5S ha visto coinvolti diversi parlamentari tra cui il sottoscritto.
Ho iniziato la mia avventura nel 2007 con gli “Amici di Beppe Grillo Torino” Condividevamo assieme tantissime battaglie dall’opposizione al TAV, alle lotte contro inceneritori, dalla tutela dell’ambiente al risparmio energetico. Anni bellissimi, non esistevano candidature, non su parlava soldi o di visibilità, lo si faceva perché ci si credeva e basta.
Nel 2009 sono stato il primo consigliere comunale eletto in Piemonte e qui spendo due parole per questa categoria: degli eroi volontari, specie per i piccoli comuni.
Poi l’avventura in parlamento, anche qui mi sono impegnato al massimo, dando tutto me stesso, senza mai voler apparire ma ho sbagliato e ho deluso tutti: colleghi, amici, i miei collaboratori, gli attivisti che mi hanno sempre sostenuto, gli ambulanti che ho avuto l’onore di rappresentare in Parlamento, le associazioni di categoria con le quali ho potuto portare avanti un gran lavoro.
Non mi soffermo sui problemi finanziari e personali che mi hanno portato a tutto questo, non sono scusanti.
In questi cinque anni a Roma ho potuto fare molto: dalle misure per le imprese innovative alla tutela delle microimprese del commercio, dalle piccole partite iva alla lotta al fianco degli ambulanti contro la Direttiva Bolkestein, punto sul quale siamo riusciti a raggiungere importanti risultati, anche se purtroppo non definitivi.
Ho contribuito alla costituzione di questo movimento e credo ancora sia l’unica forza in grado di rivoluzionare questo paese. Auguro il meglio ai futuri parlamentari M5S, fate di tutto per un futuro migliore”.

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