RIVOLI INVESTIRÀ 2,8 MILIONI PER IL PATRIMONIO EDILIZIO COMUNALE

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di STEFANO TONIOLO

RIVOLI – È stato approvato in consiglio comunale il bilancio di previsione per gli anni 2018, 2019 e 2020. Per quanto riguarda gli investimenti sono stati stanziati per il 2018 6.452.000 euro, per il 2019 5.311.000 euro e 4.071 euro per il 2020. Di questi, nel 2018 2.813.000 euro per la spesa sociale, che, nello specifico, si articolerà in 408.000 euro per le politiche del lavoro, 2.287.000 euro per le politiche socio assistenziali, mentre per le politiche di emergenza abitativa sono stati stanziati 117.000 euro. Per quanto riguarda i lavori pubblici per il 2018 sono stati stanziati 2.811.000 per gli investimenti sul patrimonio edilizio comunale, 1.028.000 euro su parchi, giardini e verde, 820.000 euro sulla viabilità, 380.000 per la pubblica illuminazione e semafori e, infine, 310.000 euro per la manutenzione straordinaria del cimitero. Tuttavia non sono mancate polemiche e critiche, anche all’interno della maggioranza. È stato il consigliere di maggioranza Lucarelli a criticare il bilancio e esprimere un voto contrario, giudicando gli interventi troppo timidi. “I 117.000 euro sono una cifra incomprensibile per l’emergenza abitativa – ha commentato Lucarelli – aspettiamo ancora una risposta per gli orti civici da anni. Gli anziani disoccupati non tollereranno questa dimenticanza”. Sono stati approvati invece gli emendamenti al bilancio di Articolo 1, che prevedono lo stanziamento di 80.000 euro per la manutenzione semaforica di corso Francia e 110.000 euro per opere connesse al prolungamento della metropolitana e volte al miglioramento della viabilità. Ha voluto poi concludere il sindaco Dessì, che ha voluto trarre un giudizio dall’approvazione del bilancio. “Noi sicuramente non saremo ricordati come la giunta dei fuochi artificiali. Siamo stati la giunta della manutenzione straordinaria – ha concluso il sindaco – abbiamo cercato di stare con i piedi per terra nella consapevolezza che chi arriva dopo di noi non debba recuperare i problemi che abbiamo creato”.

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