ALPIGNANO, NIENTE SOLDI DA ROMA: LA GRAMSCI E LE ALTRE OPERE PUBBLICHE RESTANO AL PALO

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Ancora un futuro incerto per la scuola Gramsci

di STEFANO TONIOLO

ALPIGNANO – Nessun finanziamento ministeriale per la Gramsci, per i campi sportivi Montanaro e Borello e per l’ex-scuola Borello di via Pietre. È quanto si evince dal decreto del ministero in gazzetta ufficiale, che assegna contributi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. I progetti finanziati dal ministero sono stati 146, ma Alpignano si è posizionato 1808° posto su 5000 classificati.

Nell’opposizione però c’è chi sta valutando anche un esposto alla Corte dei Conti per il bilancio approvato recentemente. In particolare è stata “Alpignano Democratica” ad esprimersi a riguardo in un comunicato stampa. “Ci chiediamo a questo punto – si legge nel comunicato – quale valore possa avere il bilancio da poco votato, quando gran parte del programma dei lavori pubblici del 2018 si vede privato delle coperture finanziarie, in particolare i Certificati Prevenzione Incendi degli edifici scolastici e la ristrutturazione della scuola Gramsci, cavalli di battaglia elettorali del sindaco Oliva”.

L’ex sindaco Da Ronco

“Stiamo valutando con un esperto di fare una segnalazione alla Corte dei Conti, perché il problema è serio – ha dichiarato Gianni Da Ronco a CinturaOvest – la questione di fondo è che hanno costruito un programma triennale delle opere non su dati di fatto, ma su ipotesi lontane dalla realtà attuale”.

LA REPLICA DEL COMUNE: “I PROGETTI ERANO VALIDI, PER LA GRAMSCI FAREMO UN MUTUO”

Malumori da parte dell’opposizione, quindi, a cui ha replicato l’assessore al bilancio, Maria Luigia d’Abbene, contattata da CinturaOvest. “I progetti erano validi, perché sono stati approvati e accettati, mentre più di cinquemila progetti non sono stati accettati – ha commentato d’Abbene – per la Gramsci si aprirà il mutuo e nel primo consiglio comunale ci sarà la variazione di bilancio. Adesso abbiamo i progetti nel cassetto per partecipare ad altri bandi. Alpignano Democratica ci ha lasciato i cassetti vuoti di progetti e idee, mentre adesso sono pieni”. “Mi dispiace che non hanno neanche partecipato (Alpignano Democratica) alla realizzazione del bilancio. Se fossero venuti in commissione finanza, avrebbero le idee più chiare sul bilancio – ha replicato infine d’Abbene sul possibile esposto alla Corte dei Conti – sarebbe corretto ogni tanto anche fare un’opposizione costruttiva e magari poter lavorare, come abbiamo fatto con il Movimento 5 Stelle”.

Gianni Da Ronco rimarca la questione: “Ci pare chiaro che si pone un grave problema politico; i consiglieri comunali di maggioranza hanno votato un bilancio che ora è privo delle necessarie coperture ma che, anche prima, prevedeva coperture finanziarie solo sulla carta e non basate dai necessari strumenti normativi, ora emanati. Questa, dopo il caso che ha visto coinvolto l’ex assessore Pirrazzo e che ha visto fortemente indebolita la figura del sindaco, è l’ennesima dimostrazione del pressappochismo politico, programmatico e gestionale con il quale l’amministrazione Oliva gestisce la Città di Alpignano. È chiaro che il bilancio da poco votato risulta “annacquato” da dati finanziari all’interno del programma dei lavori pubblici necessitano seri approfondimenti. Per questo motivo, Alpignano Democratica ha dato mandato ad un esperto per valutare la necessità di un esposto alla Corte dei Conti, in modo tale che venga verificata l’attendibilità del Bilancio che la maggioranza guidata dal sindaco Oliva ha votato. Noi crediamo si tratti di un fatto grave che, forse, ad Alpignano non ha precedenti, figlio di un “dilettantismo” politico nella gestione della “cosa pubblica” senza eguali”.

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