di STEFANO TONIOLO
ALPIGNANO – Martedì 19 giugno molte persone di tutte le età hanno partecipato alla fiaccolata in ricordo di Michele Ruffino, il diciassettenne vittima di bullismo che il 23 febbraio si era suicidato, gettandosi dal ponte sulla Dora ad Alpignano. “Ciao Miky!”, è stato l’urlo del corteo all’arrivo sul ponte da cui si era buttato Michele, seguito poi da un lancio simbolico di palloncini. A guidare il corteo è stata la madre del ragazzo, Maria Catrambone Raso: era commossa, ma determinata nell’impegno di contrastare il fenomeno del bullismo. “Lo sto facendo non solo per Michele, ma anche per tutti gli altri – ha commentato la donna, trattenendo a stento le lacrime – non è per farmi bella, ma perché non ci siano più altri ragazzi e ragazze vittime dei prepotenti”. Presenti alla fiaccolata anche i sindaci di Alpignano e Rivoli, Andrea Oliva e Franco Dessì, i quali hanno partecipato anche al dibattito sul bullismo che si è tenuto presso il salone Cruto. Il dibattito ha visto anche la partecipazione di Valerio Remino, presidente dell’associazione “Miky Boys”, che ha promosso l’evento e a Antonella Caprio, autrice del libro “Miky. Io valgo di più”, che racconta alcuni fatti di cronaca legati al bullismo e al cyberbullismo, tra cui la drammatica vicenda di Michele.