COLLEGNO E IL CAMPO NOMADI: “IL COMUNE QUANTO PAGA PER LE UTENZE? QUELL’AREA È ABUSIVA”

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di STEFANO TONIOLO

COLLEGNO – L’opposizione va all’attacco sul campo nomadi di via Berlia. Ad esprimersi è la consigliera comunale dei 5 Stelle, Giusy Codognotto.

Il campo è sotto un cavalcavia e non poteva essere adibito per ospitare le abitazioni – afferma la Codognotto – inoltre da regolamento non si possono costruire case in muratura. Invece le hanno edificate addirittura senza fondamenta. Dicono che il campo ospiti venti famiglie, ma in questo modo non possiamo quantificare con esattezza quante persone ci sianoho chiesto anche al Comune quanto paga per le utenze, ma a tutte queste domande non è stata mai data risposta: abbiamo due mozioni che devono essere ancora discusse“.

La consigliera comunale ribadisce la necessità di trovare soluzioni alternative e superare “lo stallo” del campo nomadi. “Si potrebbe individuare un’altra area, perché quella zona è abusiva – conclude la Codognotto – la legge prevede che i nomadi stiano nelle case popolari, ma bisogna parlare con loro. Se non vogliono andare in quelle abitazioni, occorre trovare delle soluzioni alternative. A questo punto bisogna per forza censirli. Il Comune ha il diritto di sapere per quante persone stia pagando le spese. L’importante è che tutto sia a norma di legge, perché oggi non è così e se succede qualcosa, ne risponde il Comune stesso“.

LA REPLICA DEL COMUNE

Secondo il Comune, invece, “il campo nomadi di Collegno rappresenta un caso nazionale di accordo tra amministrazione comunale e famiglie Rom che risiedono da oltre 30 anni in città e da circa 20 nell’attuale localizzazione di strada della Berlia. “Nel medio periodo – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Mariagrazia De Nicola – è nostra intenzione rispettare la strategia e normativa europea, acquisita anche a livello nazionale, di superamento dei campi nomadi”. Le abitazioni sono sotto provvedimento dell’autorità giudiziaria. Anche su questo tema è aperto un tavolo di confronto tra Comune e Prefettura per la particolare circostanza.

“Da sempre – continua l’assessore De Nicola – i minori del campo frequentano le scuole dell’obbligo cittadine. Abbiamo anche i primi casi di iscrizione ai nidi e alcuni sono invece riusciti ad arrivare alle scuole superiori. Sono dati di rilievo che vanno evidenziati”.

“Voglio ricordare – conclude De Nicola – che i residenti in strada della Berlia hanno firmato un patto con l’amministrazione comunale in cui si impegnano a rispettare le regole e le norme di civile convivenza e partecipare ai progetti di inclusione sociale. Uno sforzo di integrazione unico a livello nazionale”.   

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