NUOVO BLOCCO DEL TRAFFICO IN CINTURA E A TORINO: STOP PER I DIESEL EURO 5 E I BENZINA EURO 1

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DALL’UFFICIO STAMPA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

Blocchi del traffico: scatta da domani il semaforo rosso, che corrisponde al livello 2 dei provvedimenti di emergenza. Da domani, martedì 8 gennaio, e fino a giovedì 10, Torino e gli 11 Comuni della cintura (Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale) fermeranno anche i diesel Euro 5 immatricolati prima del 1° gennaio 2013 e i veicoli a benzina Euro 1. Per quanto riguarda gli orari del blocco: dalle 8 alle 19 per i mezzi adibiti al trasporto persone; dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per i mezzi del trasporto merci.
Negli stessi giorni (dall’8 al 10 gennaio) saranno attive le limitazioni del semaforo arancione (diesel fino a Euro 4, con gli stessi orari indicati sopra) nei Comuni di Alpignano, Caselle Torinese, Chivasso, Druento, Ivrea, Lienì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Carmagnola, Chieri, Cambiano, Candiolo, Carignano, La Loggia, Rivalta di Torino, Santena, Trofarello e Vinovo.
Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato giovedì 10 gennaio alle 13.

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6 COMMENTI

  1. cosa si sta facendo realmente per ottenere dei risultati? è chiaro che il problema è dovuto alle auto ma solo in parte,e anche che il blocco del traffico non risolve neppure temporaneamente il problema. Si stanno studiando misure che vanno oltre alle automobili, e non intendo mezzi pubblici che metropolitana a parte funzionano male, intendo trovare le cause del costante inquinamento, torino non è piu la città industriale di una volta allora cosa inquina? io credo che i cittadini sarebbero felici di fare qualche sforzo sapendo che nel mentre si cercano i reali problemi, invece saranno sempre più arrabbiati se l’unica leva che si usa continuerà ad essere il blocco del traffico

  2. Una decisione pazzesca presa da chi vuole il ripristino dei carri bestiame come massimo mezzo di trasporto.
    La lobby anti diesel ( l’ARPA ha certificato che i diesel incidono al Max per il 10% sull’inquinamento totale ) è formata dalle stesse persone che si dicono ambientaliste ma che poi sono contro la TAV ( elettrica NON inquinante) a favore del traffico gommato….
    Pensassero a far rispettare la REGOLA dei 20° negli uffici( pubblici e privati ) e nei condomini allora si che si inciderebbe sul serio sul miglioramento della qualità dell’ aria!
    Ma li andiamo di nuovo ad intaccare qualche privilegio peraltro fittizio perché è risaputo che troppo caldo nell’ ambiente domestico o negli uffici oltre a inquinare pesantemente fa anche proprio male sia alla salute che al portafoglio!
    È la vita…bellezza!

    • Ma è possibile vietare la circolazione dei veicoli recenti come euro 5. E invece veicoli di vecchia generazione come euro 1 possono circolare? Allora facciamo due conti visto che ci fermate gli autoveicoli. Scaliamo le tasse tipo bollo e assicurazioni. Visto che paghiamo per 365 giorni.

  3. A distanza di anni dall’obbligo installazione delle termovalvole in edifici con buchi come gallerie negli infissi vecchi e inadeguati, nessuno si accorge che le stesse lobby petrolifere, hanno fatto in modo di far puntare il dito verso l’unico motore efficiente e risparmioso: IL DIESEL!
    Infatti, così facendo si assicurano sempre consumi elevati di carburanti ( i benzina consumano di più), invece di obbligare ad installare infissi a doppi vetri e recenti, hanno fatto l’opposto, riscaldamenti a manetta con pompe che spingono il doppio di acqua calda nei termosifoni per compensare le dispersioni. Eccovi serviti ancora una volta lobbisti del petrolio!
    I pecoroni del popolo punteranno il dito dove voi gli avete indicato, ignorando il vero problema!
    Provate ad andare in qualche ufficio pubblico come in tribunale, non è raro vedere le finestre aperte in tutti gli uffici perché il riscaldamento gestito informaticamente, chissà per quale strano motivo non si può regolare e così capita che per non morire soffocati dal caldo in pieno inverno, tocca aprire le finestre. Non ho altro da aggiungere.
    L’usciere.

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