RIVALTA, IL COMUNE VISITA IL CENTRO DI ACCOGLIENZA DEL DOJRONE

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dall’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI RIVALTA

RIVALTA – “Cercavamo una vita normale e ora è tutto più difficile“. Con queste poche ma chiare parole Sajo, giovane migrante arrivato come tanti suoi connazionali in Italia dal Senegal con la speranza di potersi costruire un futuro migliore, ha salutato lunedì 4 febbraio il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero che, insieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali, ha fatto visita al Centro di Accoglienza Straordinaria del Dojrone.

La struttura, gestita dalla Cooperativa Le Soleil, negli ultimi anni ha ospitato nel loro percorso di integrazione migranti e richiedenti asilo. Ad accogliere la delegazione del Comune la coordinatrice dei C.A.S. di Torino per la cooperativa Le Soleil Alessia Cannone e Alessandro Richard, responsabile immigrazione della stessa cooperativa. Al Dojrone lavorano stabilmente cinque persone, affiancate da altri cinque professionisti tra medici, psicologi e assistenti. Insieme a loro anche un gruppo di volontari che supportano la cooperativa nei processi di integrazione.

Oggi la struttura del Dojrone ospita 37 persone, in attesa da più anni di una risposta alla loro richiesta di soggiorno. Si tratta di ragazzi che la comunità rivaltese ha imparato a conoscere e con i quali ha sviluppato percorsi di integrazione e collaborazione. Gli ultimi arrivi sono del 25 gennaio scorso: quattro persone, arrivate dal C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto, il secondo Centro per Richiedenti Asilo più grande d’Italia dopo quello di Mineo, chiuso e smantellato con l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza.

Nello scorso mese di novembre il Consiglio comunale di Rivalta ha votato una mozione, esprimendo netta contrarietà al Decreto Sicurezza. Una presa di posizione ribadita anche recentemente, in occasione della Giornata della Memoria che ha visto Rivalta organizzare l’incontro “I sommersi e i salvati” sul futuro dell’accoglienza ai migranti.

Sabato scorso, poi, in concomitanza con iniziative analoghe in altre città d’Italia, il Castello degli Orsini ha ospitato la manifestazione contro le politiche sull’immigrazione attuate dal governo, un’occasione di partecipazione e di testimonianza per molti rivaltesi.

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3 COMMENTI

  1. Visto che l’amministrazione comunale è così sensibile ai problemi del centro di accoglienza del Dojrone potrebbe anche porre più attenzione alla comunità di residenti e perlomeno degnarsi di rispondere ai quesiti posti sulla situazione della borgata.
    Solo disponibili per i proclami e per gli spot con visibilità medilatica e pseudo umanitaria.

  2. Tutto molto bello, peccato che la frazione non sia servita da nessun mezzo pubblico, che non abbia nessun attraversamento pedonale che possa portare questi ragazzi e gli abitanti della frazione, alla fermata più vicina(2 km),constringendoli ad attraversare la statale rischiando ogni giorno.
    L’amministrazione comunale si ricorda di Dojrone solo per fare campagna elettorale, ma quando si chiedono fognature, metanizzazione e sviluppo urbanistico fa orecchie da mercante.
    Passate dal Dojrone, troverete persone che ne accolgono altre, solidali e serene, ma troverete anche discariche abusive a bordo strada e prostitute…

  3. Per non parlare della pericolosità della strada di collegamento tra Dojrone e Rivalta centro, dove ogni giorno si rischia un frontale. Basterebbe aggiungere della segnaletica orizzontale che faccia capire che la strada è a doppio senso. Nonché creare dei dossi artificiali per diminuire le velocità da Formula 1 che ha già causato la morte di poveri gatti e ricci… cosa aspettiamo? Qualche animale a 2 zampe?

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