RIVOLI, IN COMUNE I PROBLEMI DI “BOSCO DELLA STELLA”: CONFRONTO TRA LAVORATORI E PROPRIETÀ

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Il consiglio comunale dedicato a Bosco della Stella

di MARTINA CIANO

RIVOLI – Si è tenuto lunedì 23 settembre, in seduta aperta, il consiglio comunale per discutere sui problemi dei lavoratori in tre strutture della città, tra cui la residenza per anziani Bosco della Stella, .

Ad aprire il dibattito è stato il sindacalista Sabatino Basile, responsabile torinese della Fisascat Cisl, a proposito di Bosco della Stella: “La struttura è stata essenziale per lo sviluppo del territorio, anche regionale. Dalla fine del 2016 ci sono stati problemi per i lavoratori a causa dei continui cambi nei contratti di gestione del servizio assistenziale, l’ultimo è avvenuto a luglio 2019. Dal 30 settembre inizierà una stagione calda per noi, con il primo sciopero di 24 ore“.

A tal proposito è intervenuto anche il sindacalista Uil Michele Nessenzia: “Dal 2016 i lavoratori di Bosco della Stella hanno “cambiato” quattro cooperative, è impensabile per chi gestisce risorse umane. I dipendenti stanno pagando ogni anno una quota sociale per aderire alla varie cooperative, che non verrà mai più restituita. Chiediamo fortemente al consiglio comunale di mettere dei paletti sulla stipula dei contratti di gestione, per evitare soprattutto la perdita di personale. Chi mai andrebbe a lavorare in una struttura che cambia gestione più volte l’anno?”

Durante il consiglio comunale, per replicare alle critiche dei sindacati, è intervenuto Emilio Giusta, amministratore delegato della società Santa Croce, proprietaria di Bosco della Stella: “Abbiamo scelto le cooperative che ci davano più garanzie, purtroppo non è facile gestire una struttura così complessa. Per il prossimo contratto assumeremo il personale non più come soci lavoratori, ma come dipendenti. Con la nostra azienda abbiamo dato un grande contributo al territorio e abbiamo intenzione di continuare questo percorso, daremo la piena disponibilità per scegliere la cooperativa insieme ai sindacati“.

Ha preso parola anche la lavoratrice della Rsa Denise Castaldo: “Noi dipendenti abbiamo dovuto provvedere personalmente alla mancanza di cibo e materiale, attraverso la creazione di un fondo cassa comune. Sono soventi le aggressioni verbali e fisiche che subiamo da parte dei figli e parenti dei pazienti; per non parlare delle accuse razziste lanciate quotidianamente a colleghe straniere, a cui vengono attribuite tutte le mancanze. Ogni giorno entriamo al Bosto della Stella con fiducia e speranza, ma usciamo con un pezzo di cuore in meno. La domanda che ci poniamo ogni giorno è: vorreste mai vedere vostra moglie lavorare in queste condizioni?“.

L’assessore al Lavoro, Paolo D’Abbene, ha espresso la posizione del Comune: “Come amministrazione dobbiamo essere un cuscinetto per i cittadini, dobbiamo trovare soluzioni parlando con le aziende, ma anche con i dipendenti, a cui chiediamo di segnalarci ogni avvenimento anomalo per poterlo affrontare insieme“.

Tutto il consiglio comunale di Rivoli, compresa la minoranza, si è espressa in modo unanime per cercare delle soluzioni immediate e ha dato la piena disponibilità ad accogliere nuove testimonianze da parte di tutti i cittadini.

 

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