ALPIGNANO: DECADE IL SINDACO OLIVA, ARRIVA IL COMMISSARIO DEL PREFETTO

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di CHIARA BARISON

ALPIGNANO – Dopo le dimissioni di 11 consiglieri comunali, avvenuta nell’ultimo consiglio del 23 dicembre, l’unica strada percorribile è il commissariamento prefettizio. Il sindaco Oliva deve quindi dire addio al suo incarico: è decaduto a seguito delle dimissioni di 11 consiglieri.

Il segretario comunale di Alpignano Ilaria Gavaini ha intrapreso il percorso previsto dalla legge, nello specifico dall’art. 141 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali). Lei stessa spiega a CinturaOvest: “Ho proceduto secondo quanto previsto dalla legge”.

Il commissariamento di un Comune è un atto dovuto quando vengono presentate le dimissioni dalla metà dei consiglieri più uno. Ed è proprio questo il caso del Comune di Alpignano: ben 11 consiglieri su 16 hanno presentato le proprie dimissioni dal consiglio comunale.

Una sfiducia “di fatto” all’amministrazione del sindaco decaduto Andrea Oliva, rimasto solo con 5 consiglieri. Non è stato quindi necessario discutere o approvare la mozione proposta proprio da 4 consiglieri di maggioranza per mandare a casa il sindaco, che poi hanno scelto di dimettersi.

Altri 7 consiglieri comunali hanno fatto la stessa scelta di abbandonare l’incarico a seguito dell’approvazione del bilancio, ritenendo che in questo modo non si potesse più proseguire. Senza dimenticare le dimissioni dell’assessore D’Abbene (rimasta vicesindaco per poche ore) e la revoca degli incarichi al vicesindaco Brignolo e all’assessore Bel Belluz da parte dello stesso Oliva. Tutti segni evidenti che il “governo” di Alpignano avesse troppi problemi.

Per il Comune di Alpignano non è il primo commissariamento, ma il terzo (successivo a quelli del 2004 e del 2011). Il commissario prefettizio verrà presumibilmente nominato appena dopo Natale (da venerdì 27 dicembre in poi si attende il decreto del Prefetto) e potrà portare avanti l’amministrazione ordinaria del Comune di Alpignano fino alle elezioni. L’obiettivo è quello di riportare i cittadini alle urne al primo turno utile previsto dalla legge che, nel caso di Alpignano, dovrebbe essere tra maggio e giugno 2020.

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1 COMMENTO

  1. Peccato era una nuova esperienza per amministrare Alpignano.In questi tre anni sono stati eseguiti numerosi lavori pubblici e sempre con gli stessi amministratori a controllare l’operato delle imprese al lavoro.
    Inoltre era finalmente un punto di cambiamento rispetto alla sinistra cittadina, anzi devo dire alle sinistre, visto che sono due una all’opposizione dell’altra e con sempre i soliti nomi.

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