di CHIARA BARISON
COLLEGNO – Torna a far discutere il campo rom per l’incendio divampato sotto il viadotto di corso Sacco e Vanzetti lo scorso 22 ottobre nel 2019. Il luogo colpito dalle fiamme fa ancora parte del comune di Torino e dista di soli pochi metri dal territorio collegnese. La Lega, con un’interrogazione discussa nel corso del consiglio comunale del 29 gennaio, parla di “una sorta di dormitorio abusivo dove sono accumulati ogni sorta di rifiuti“.
Il Sindaco Francesco Casciano ha replicato in merito al futuro del campo rom: “Per civiltà siamo per il superamento di questi luoghi. Fermo restando il rispetto dei diritti fondamentali, viene minacciata innanzitutto la salute di chi ci vive. Bisogna anche ricordare che siamo già passati dalle 400 persone iniziali alle 107 che vi vivono attualmente. Per riuscire a realizzare un eventuale progetto di smantellamento, il Comune di Collegno avrebbe bisogno di 24 alloggi in cui collocare i nuclei residenti nel campo rom e che sono reperibili tutt’ora sul terrirorio regionale da parte dell’ATC“.
Con tutto il rispetto, signor sindaco, vorrei ricordarle che vi sono collegnesi che hanno difficoltà economiche, anche serie, e sono in lista d’ attesa per un alloggio Atc da tempo.
I suoi concittadini contribuiscono, con le tasse che pagano, al sostentamento del comune e di tutto quello che ne concerne in tutta onestà , non credo che si possano mettere a confronto questi signori.
Di che diritti stiamo parlando?
Certo … Se chiudono un campo rom sono già pronti gli alloggi regionali dell’ATI mentre se un italiano viene sfrattato per inadempienza al pagamento dell’affitto deve chiedere aiuto ad amici o parenti o vivere dentro un’auto !!! Secondo voi questo non è razzismo ai danni di un italiano ???