ORBASSANO, DAL 30 MARZO LA CASA DI RIPOSO HA CHIESTO I TAMPONI ALL’ASL: “SIAMO ANCORA IN ATTESA”

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COMUNICATO DI  CINZIA BOSSO (sindaco di Orbassano)

LA SITUAZIONE DELLA RSA SAN GIUSEPPE

Alla data in cui si scrive (21 aprile), nella Rsa San Giuseppe non si rilevano casi di decessi da Covid-19, e non risultano ospiti affetti da Coronavirus. Fino ad ora non sono stati effettuati test sierologici o tamponi sugli ospiti presenti in struttura e sul personale sanitario, nonostante da tempo l’azienda abbia fatto richiesta all’Unità di Crisi Regionale e all’Asl competente di effettuare indagini più approfondite sul personale sanitario e sugli ospiti in Residenza mediante tamponi e test sierologici al fine di avere un quadro sanitario completo. Al momento l’azienda è in attesa di risposta.

Si precisa, inoltre, che a seguito di ricovero ospedaliero, per necessità sanitarie, sono stati eseguiti dall’azienda ospedaliera, prima del rientro in struttura, tre tamponi su altrettanti pazienti con esito negativo.

L’amministrazione comunale riceve quasi quotidianamente informazioni sull’andamento della situazione della Residenza (eventuali casi, criticità su stato di salute Ospiti e Personale) attraverso i consueti canali quali cellulare, WhatsApp, e-mail e telefonate con chi scrive.

Inoltre in riferimento alla delibera regionale sopra citata, approvata con DGR n. 4 – 1141, l’azienda, pur avendo potenzialmente la possibilità di realizzare i requisiti strutturali ed organizzativi richiesti per ospitare pazienti Covid-19 in aree autonome della Residenza, ha considerato non opportuno intraprendere tale percorso, ritenuto molto critico, a tutela della salute e della sicurezza degli ospiti e del personale operativo.

Si riportano inoltre le considerazioni generali del Presidente dott. Enzo Stassi e del direttore Fulvio Torres: “Il quadro della situazione sopra descritto, particolarmente favorevole, rappresenta il risultato di un eccellente lavoro di squadra che ha coinvolto tutte le professionalità aziendali, ad ogni livello. La Direzione aziendale, consapevole, fin da subito, della particolare situazione di gravità dell’infezione associata alla vulnerabilità degli ospiti ricoverati nella struttura residenziale che rappresentano la popolazione maggiormente esposta al rischio di complicanze conseguenti all’infezione da Covid-19, ha adottato i seguenti provvedimenti:

  • Sono stati, fin da subito, garantiti al personale operativo in struttura adeguati dispositivi di protezione individuale.
  • È stata attivata una stretta sorveglianza giornaliera, dei parametri di saturazione e di temperatura corporea di tutti i pazienti.
  • Tutti gli operatori sanitari sono stati opportunamente formati e aggiornati in merito alle misure di prevenzione e protezione. Inoltre, a tutto il personale operativo, ad inizio turno lavorativo, viene rilevata la temperatura corporea.
  • La direzione sanitaria, in collaborazione con il settore infermieristico, effettua costante sorveglianza sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione del personale.
  • Non è stato necessario sostituire o potenziare il personale sanitario in quanto l’incidenza delle assenze si è sempre mantenuta entro i parametri fisiologici.
  • Sono state sospese tutte le attività ritenute differibili (manutenzione ordinaria, attività ludiche varie, ecc..).
  • È stato precluso l’ingresso dei parenti già diversi giorni antecedenti il primo DCPM di lockdown.
  • Per i pazienti ospedalizzati, anche per cause non riferibili al Covid-19, per il ritorno in struttura si è richiesta l’obbligatorietà del tampone, a volte, anche con particolare determinazione e fermezza della direzione aziendale conseguenti a orientamenti ospedalieri discordi.
  • Per riconoscere gli sforzi in un periodo di grande disagio e per un lavoro impossibile da svolgere in modalità smart, il Consiglio di Amministrazione dell’azienda, d’accordo con la Direzione, ha ritenuto importante riconoscere un compenso economico extra, per i mesi d’emergenza, a tutto il personale operativo in sede.
  • Gli Ospiti vengono seguiti dallo Psicologo di struttura per alleviare la percezione del distacco dai loro cari pianificando, anche, collegamenti video a cui si aggiungono newsletter di aggiornamento trasmesse via e-mail, durante la settimana, a tutti i familiari.
  • Lo stesso Psicologo, inoltre, ha predisposto momenti di confronto con il personale operativo per dare conforto rispetto ad eventuali stati di angoscia vissuti a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Inoltre: degno di lode ed attenzione il ruolo del Lions Club di Orbassano che con la donazione di circa duecento mascherine chirurgiche ha permesso all’azienda di non entrare in affanno e in difficoltà, stante il consolidato difficile reperimento delle stesse, facendo sentire, ancora una volta, la loro voce al servizio della comunità”.

LA SITUAZIONE DELLA RSA ITALO CALVINO

In data 7 aprile, l’Rsa Italo Calvino ci ha inviato, a seguito di una richiesta dei sindacati, una relazione circostanziata sulla gestione dell’emergenza Covid-19 da un punto di vista di gestione della sicurezza, formazione, addestramento e utilizzo DPI degli operatori sanitari, nel rispetto dei protocolli definiti dal Consiglio Superiore di Sanità e dagli enti territorialmente competenti in materia di misure anti contagio.

L’azienda ci ha documentato anche come sia presente, all’interno della struttura, uno specifico protocollo relativo alla raccolta e smaltimento dei rifiuti infetti, una specifica procedura operativa relativa alla gestione della biancheria del piano, della biancheria Ospiti e delle divise del personale.

Inoltre anche la presente Rsa ha già provveduto a richiedere agli enti competenti l’esecuzione di tamponi a tutti gli Ospiti ed operatori della Rsa, già in data 30.03.2020.

Si riporta la relazione inviata dalla RSA Italo Calvino:

“In relazione a quanto richiesto Le riporto quali sono le misure sinora adottate all’interno della RSA Italo Calvino relativamente alla gestione dell’Emergenza Sanitaria Nazionale Covid-19.

La scrivente ha istituito gia dal 22/02/2020 un’unita di coordinamento gestita dal nostro Clinical Risk Manager che sin da subito ha provveduto ad emanare le linee guida e i protocolli contenenti tutte le misure da adottare nell’ambito della gestione dell’emergenza. A titolo esemplificativo, precisiamo che sin dal 23/02/2020 abbiamo interdetto gli ingressi dei familiari degli ospiti e delle persone esterne alla struttura, limitando gli accessi solo per casi ritenuti importanti dalla Direzione, anticipando le indicazioni ministeriali. Precisiamo inoltre che tutte le misure adottate sono allineate a quanto emanato dall’Istituto Superiore di Sanita (ISS).

A decorrere da questa data, ci siamo attivati per approvvigionare scorte adeguate di tutti i DPI necessari per garantire la sicurezza dei nostri ospiti e dei nostri operatori. Sono inoltre stati attivati mirati momenti formativi anche attraverso canali digitali, e percorsi informativi quali la diffusione di poster e video divulgati dalla Direzione di struttura.

Sempre nell’ottica di agire con misure preventive, abbiamo individuato un piano della Rsa da adibire all’isolamento di eventuali Ospiti, che presentassero sintomi o provenissero da strutture esterne. Le caratteristiche strutturali ci hanno consentito di effettuare gli isolamenti con immediatezza. Abbiamo anche ritenuto opportuno dedicare sempre gli stessi operatori all’interno del medesimo piano, per evitare Ia commistione ed eventuali contatti con altri ospiti o colleghi.

Gli ingressi provenienti dall’esterno (ad es. strutture ospedaliere) sono stati limitati esclusivamente ad ospiti certificati “No Covid-19”, per i quali è stata richiesta all’ente/struttura inviante la certificazione medica di non contagiosità, e sono stati esclusi potenziali ospiti con sintomatologia riconducibile al Covid-19, come chiarito ad esempio nella comunicazione inviata dalla scrivente all’Asl To3 inviata in data 15/03/2020.

Alcuni ospiti provenienti da altre strutture, dichiarati “No Covid-19” dall’ente inviante, si sono purtroppo rivelati positivi poco dopo l’ingresso presso la nostra Rsa. Tempestivamente abbiamo provveduto a re-inviare alla struttura di provenienza questi ospiti, a conferma dell’indicazione aziendale di non gestire ospiti Covid.

Alla data attuale sono transitati in Rsa sette casi positivi tra gli ospiti di cui uno deceduto dopo due ore dall’ingresso (proveniente da altra struttura). I tamponi richiesti sono stati effettuati agli ospiti provenienti da altre Strutture Ospedaliere (prima del ricovero) e ai nostri ospiti inviati in ospedale (Pronto Soccorso) prima della riammissione in Struttura. Attualmente non sono presenti in struttura ospiti positivi.

Evidenziamo che la scrivente ha inviato richiesta espressa all’Asl T03 in data 30/03/2020, nuovamente in data 06/04/2020 e ancora in data 16/04/2020 richiedendo l’esecuzione di tamponi e test sierologici per tutti gli ospiti e tutti gli Operator, e al momento siamo in attesa dell’effettuazione.

Cogliamo infine occasione per richiedervi supporto nel reperire DPI utili ad ampliare le scorte della Residenza. In particolar modo, in questa fase, vi è difficoltà nell’ampliare le giacenze di camici monouso. Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e porgiamo cordiali saluti”. 

Si comunica che il lavoro di questa amministrazione si muove nella direzione e nella volontà di instaurare con gli operatori del territorio un rapporto di reciproca fiducia e di responsabile autonomia finalizzata ad un unico fine curare, sviluppare e far crescere la Comunità assumendoci impegni in prima persona, lavoro e responsabilità verso la cittadinanza evitando gli inutili allarmismi e la ricerca dell’errore ad ogni costo, soprattutto in situazioni di straordinarietà quale un’emergenza sanitaria ove chi ha la verità e le soluzioni in tasca di professione fa il mago.

 

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