RIVOLI, APPELLO DI 350 GENITORI E DOCENTI: “SINDACO, LA SCUOLA MERITA DI PIÙ”

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Il Liceo “Darwin” di Rivoli

 

SEGUONO 350 FIRME TRA DOCENTI E GENITORI

RIVOLI – Gentilissimo Signor sindaco,

nella nostra precedente lettera chiedevamo di essere rappresentati da Autorità che manifestino e perseguano la Memoria della nostra Storia, che promuovano i valori della Democrazia, della Pace, della fratellanza e del rispetto: valori conquistati soprattutto grazie alla lotta Antifascista.

Il 28 aprile sera moltissimi insegnanti insieme a migliaia di cittadini (350 persone tra docenti e genitori), hanno seguito i lavori del Consiglio Comunale. Tutti noi ci aspettavamo che in sede di Consiglio Comunale, quindi nel cuore istituzionale della democrazia della città, Lei, signor Sindaco, fornisse una risposta alle numerose proteste pervenute dai cittadini, ma soprattutto dal corpo docente e da chi crede fortemente nella scuola come agenzia educativa dedicata alla formazione dei futuri cittadini.

La nostra scuola, come ha giustamente affermato la Preside di un liceo cittadino in una lettera a Lei indirizzata, “merita di più”. In qualità di docenti impegnati ogni giorno ad educare i ragazzi alla Cittadinanza, a trasmettere loro valori che possono essere acquisiti in special modo dall’esempio degli adulti che li guidano, ci siamo sentiti ancora una volta umiliati. Umiliati da chi ci rappresenta nelle istituzioni locali, perché da Lei, non abbiamo avuto risposte.

Lei, Sindaco, ha preferito soprassedere in sede istituzionale per poi rilasciare un’intervista alla stampa nella quale, sì, si dichiara dispiaciuto e ribadisce il suo senso di appartenenza ai valori della Resistenza e della Costituzione, ma sottolinea e invoca la responsabilità di tutti.

Ha giustamente chiesto di non fomentare il clima di odio, e ci dissociamo con fermezza da comportamenti scorretti e inadeguati che possano essere stati rivolti alla Vice Sindaco. Con la stessa fermezza chiediamo che i nostri interventi, decisi ma improntati sempre al reciproco rispetto, non siano associati a quelli irriverenti di pochi facinorosi.

Lei ha affermato che l’Assessora “Si è sempre occupata con puntualità dei servizi scolastici come previsto dalle sue deleghe”. Vede Signor Sindaco, riteniamo Lei sappia quali siano i doveri di un assessore, soprattutto se all’Istruzione: non si tratta di svolgere un semplice lavoro organizzativo, ma di essere rappresentante “super partes” dei valori fondanti la Scuola, che sono gli stessi su cui si sono costruite le fondamenta del nostro Paese e della nostra Città.
Alla sua dichiarazione di “non seguire gli umori della piazza” rispondiamo che la scuola non è “umore di piazza”, ma Istituzione.

Prossimamente si discuterà del caso in Consiglio Comunale; vogliamo credere che la riflessione servirà a ponderare con coscienza le decisioni da prendere. Non vogliamo certo pensare che tale attesa sia puerilmente intesa come speranza che il tempo serva a placare il nostro disappunto.

Quanto accaduto non può risolversi con una semplice presentazione di scuse o, ancora peggio, con l’affermare da parte dell’assessora di essere stata “fraintesa” o addirittura “strumentalizzata”.

Noi vogliamo ancora una volta credere che Lei, Signor Sindaco, massima autorità cittadina, prenderà la giusta decisione. Da parte nostra sappia però fin d’ora che sarà difficile accettare di essere rappresentati da chi manifesta sentimenti contrastanti con i nostri valori.

La necessaria e, si auspica, proficua collaborazione tra Scuola e Amministrazione deve fondarsi su ben altri presupposti. Grazie.

I sottoscrittori insegnanti e genitori

Lettera inviata per conoscenza alla ministra Azzolina, alla vice ministra Ascani, alla referente Città Metropolitana Azzarà

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