LETTERA / RIVOLI, SCUOLE E NO GENDER: BUFERA SULLA MOZIONE DELLA LEGA

Condividi

LETTERA APERTA DI INSEGNANTI, GENITORI, STUDENTI E CITTADINI DI RIVOLI

Apprendiamo con stupore da organi di stampa che il gruppo consiliare della Lega per Salvini ha presentato nel Consiglio del 18 u.s la mozione: “I rischi della cultura Gender” .

Nella mozione emerge il concetto che i bambini “sensibilizzati alla cultura gender possano poi avere gravi conseguenze nella crescita”, inoltre si potrebbero creare gravi disorientamenti psicologici proprio nel periodo più delicato in quanto soggetto ad un naturale condizionamento esterno.

Nella mozione si afferma, inoltre, nell’ottica di un discorso preventivo, che “…il nostro ruolo di eletti, non ci consente di sottrarci a doveri e di vegliare sull’educazione di coloro i quali saranno i rivolesi di domani.”

Tutto ciò, votato con i soli voti del gruppo leghista e due di Forza Italia, ha raccolto i voti contrari di tutta l’opposizione, l’astensione di un consigliere di Forza Italia e il non voto del sindaco, nonché Assessore all’Istruzione e della consigliera di Rivoli nel cuore, perché usciti dall’aula e/o non più in collegamento online.

Lo stesso partito, inoltre, chiede di informare tutti i dirigenti scolastici, educatori e insegnanti del Comune di Rivoli poiché il Consiglio Comunale (in questo caso la Lega di Salvini) ritiene inaccettabili i principi sostenuti dalla “cosiddetta cultura gender” come riportato nella presente mozione e che consiglia di tenerne conto nei piani di insegnamento attuali e futuri.

Essere stupiti è dire poco: i consiglieri della Lega intanto non hanno ancora ben chiaro il loro ruolo rispetto all’istituzione dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento.

Ricordiamo inoltre, che nella scuola ci sono gli Organi di “controllo” che sono i nostri Dirigenti Scolastici, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Ministero dell’Istruzione che vigilano con competenza e responsabilità.

E’ grave che un partito del consiglio comunale, intenda vegliare sull’operato della scuola, negando le differenze, pretendendo che la scuola, si adegui ai loro principi di discriminazione, non accettando altra identità di genere e di orientamento sessuale se non quello da loro chiaramente espresso in questa mozione.

La scuola oggi nel 2021, affronta con rispetto l’educazione sessuale rapportata anche all’educazione sentimentale; i progetti sono discussi e condivisi con le famiglie, perché «favorire l’educazione sessuale nelle scuole e inserire nei progetti didattico‐formativi contenuti riguardanti il genere e l’orientamento sessuale non significa promuovere una “ideologia del gender”, ma fare chiarezza sulle dimensioni costitutive della sessualità e dell’affettività, favorendo una cultura non discriminatoria e del rispetto delle differenze.

Al di là dei progetti nelle scuole, invitiamo il gruppo Lega Salvini a comprendere che:
1. il sesso è determinato biologicamente (maschio, femmina; o intersessuale, cioè nato con caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili sia femminili);
2. il genere è un costrutto socio-culturale, cioè il nostro sviluppo come uomini e donne è fortemente modellato da fattori non biologici che condizionano l’espressione di ruoli di genere che rispondono ad aspettative relativamente a ciò che è femminile vs. maschile.

Non a caso, epoche e culture diverse, costruiscono e propongono ruoli di genere diversi.

Esiste infine un’identità di genere, che riguarda il nostro sentirci uomo o donna, e non sempre coincide con la nostra appartenenza biologica: da qui le realtà che la comunità scientifica oggi definisce disforie di genere e il linguaggio comune chiama transgender (vs. cisgender).

Altra cosa è inoltre l’orientamento sessuale, che riguarda la nostra attrazione per individui del nostro sesso, dell’altro sesso o di entrambi i sessi (bisessualità).

È bene avere queste distinzioni in mente. La realtà, infatti, è più complessa di come la dipingono gli anti-gender, ma anche meno angosciante.
Occorrono narrazioni capaci di dare umanità e inventiva a tematiche che rischiano di essere oscurate dall’ideologia.

Consigliamo alla consigliera che ha illustrato la mozione una storia: Il Piccolo Uovo, di Francesca Pardi.

Un libro che racconta la storia di un uovo che, per conoscere in quale famiglia nascerà, intraprende un viaggio nelle diverse tipologie di famiglia, comprese quelle fatte da due mamme o da due papà.

È una favola bella, una sorta di trasposizione narrativa di ciò che possiamo leggere, per esempio, nel libro di Susan Golombok “Modern families” (a breve in traduzione italiana per l’editore Edra) che, come giustamente dichiara l’autrice, nasce dal bisogno reale di rispondere alle domande dei bambini.
Buona lettura!

Lettera sottoscritta da genitori, insegnanti, ex insegnanti, educatori, studenti, cittadini.

Francesca ZOAVO,
Erica SINI,
Betty ZANINI,
Marisa MAFFEIS,
Laura GHERSI,
Mariacristina BRUNETTI,
Silvia ROMUSSI,
Giorgio ZANCHETTA,
Maria Jesùs Gosbert BORT,
Paolo CRAVERO,
Alessandro ERRIGO,
Gianluca VIOTTI,
Gabriele TRIANNI,
Raffaella PRATTICO’,
Marilena CORTESE,
Carlo GARRONE,
Sara DE GIORGIS,
Paolo DE FRANCIA,
Silvia GUIDONI,
Daniela DEL TEDESCO,
Andrea TESIO,
Matilde TESIO,
Rosa Rina PAGLIARIN,
Paolo PAPA,
Lorenza CAPELLO,
Rita TUOTO,
Laura BALLADORE,
Carlo PASCALI,
Valentina MITTIGA,
Lovely Osazuwa OSAROBO,
Paola PIACENTINI,
Paola KUHARIC,
Andrea NISCASTRO,
Micaela VERONESI,
Angelo NARDULLO,
Daniela PACE,
Grazia MONASTRA,
Mara NOSETTI,
Michele FRANCESCHINIS,
Laura BELLIN,
Danila MERCURIO,
Isabella CHIESA,
Antonella BORGI,
Anna COLOSI,
Elena COLOSI,
Silvia CAMOLETTO,
Lina BOETI,
Giovanna BRESSAN,
Alfredo CIBRARIO,
Fulvio PASSINI,
Irene SCIARRILLO,
Erika PASSINI,
Marco MEOTTO,
Stefano PANETTA,
Luciana QUARANTA,
Michele ANDREIS,
Lorena TRINCHIERI,
Marina PEROLINI,
Maria Eugenia MICELI,
Arianna LAMBERTINI,
Simona PORTONERO,
Germana MASSUCCO,
Marta FELLINE,
Stefania LOMAGLIO,
Davide BLANCATO,
Riccardo ZANCHETTA,
Federico ZANCHETTA,
Barbara ROCCI,
Irene PASSINI,
Sebastiano GIULIANO,
Danae VASSALLO,
Cettina PILATO,
Rossana PONTACOLONE,
Ezio ROMANELLI,
Laura NOCE,
Danilo MINISINI,
Loredana CORDERO,
Ariella CALLIANO,
Mattia MOGNOL,
Toni GALLO,
Marianna MOGNOL,
Sandra BEVILACQUA,
Elsa BORTOT,
Giovanni JARRE,
Gandolgo D’ANGELO,
Giovanni CASCIARO,
Laura DELUCA,
Sara NOVELLO,
Luca MURZIO,
Maria Rita ROCCATI,
Antonino CURTO,
Maria SURIANO,
Giuseppe MARAZZITA,
Simona REVIGLIO,
Anna MAURO,
Angela SICOLI,
Silvana MAGGI,
Katia AGATE,
Beatrice SAGGIO,
Alessandro MORTELLARO,
Roberta QUARZI,
Giuliana AMISANO,
Piera CROCE,
Davide VIOTTI,
Mara GRASSO,
Olga COSIMATO,
Simona CAVALLO,
Giuseppe DILONARDO,
Betty CHIAPATI,
Aurelio MANCON,
Antonella BISCOTTI,
Emanuele BUGNONE,
Paola GAMBA,
Luciana OSEDA,
Carlo BELLOTTI,
Alida NOVELLI,
Michela ROMANELLI,
Fabrizio CAPPATI,
Rita CHINELLI,
Domenico VITALE,
Cristiano LO MELE
Mariaantoniella CARONE,
Franco DESSI’

Mozione+n.+21+i+rischi+cultura+gender (1)ok
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here