RIVOLI CITTÀ ATTIVA CONTRO LA RUOTA PANORAMICA: “UN BARACCONE”

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dal GRUPPO “RIVOLI CITTÀ ATTIVA”

RIVOLI – Ci mancava la ruota panoramica. E proprio lì, nell’unica piazza “centrale”, piazza Martiri. D’altronde di che cosa vogliamo stupirci? È solo l’ultima trovata geniale della trasformazione strisciante da città storica (invidiata da tanti) a città baraccone, in atto da oltre vent’anni.

Gli edifici storici, le vie e le piazze medioevali o la stessa collina, sono valorizzate quanto le strade asfaltate. Le “radici” agricole, artigianali, industriali e antifasciste, messe in un angolo, o accantonate del tutto. Molte città hanno fatto della propria storia e della cultura il perno su cui ricostruire identità, comunità,e promuovere un turismo “intelligente”. Rivoli non è tra queste.

Fino a pochi decenni fa, la Fiera di Santa Caterina (datata 1365) era un vanto dei rivolesi. Attirava visitatori ed espositori qualificati, anche da lontano, perché si potevano trovare prodotti che da altre parti non si trovavano. Oggi è un mercatone indistinto: miele biologico e mutande, toma d’alpeggio accanto alla porchetta romagnola. Stessa sorte toccata alla Fiera di Primavera: da fiera “agricola”, caratterizzata da produttori di piante e fiori, trattori d’epoca e macchinari agricoli a mercatone di piante e calze.

A Rivoli non c’è un teatro, non c’è un cinema (pardon c’è quello parrocchiale), le attività della biblioteca ridotte al lumicino; chiuso il museo delle macchine da stampa, soppressa la manifestazione “trucioli d’artista”. Le diverse amministrazioni alla guida della città, sembra facciano a gara a buttare nel cestino identità, storia e cultura proprie, rendendo Rivoli una qualunque città anonima della periferia metropolitana.

Dopo la stagione delle grandi opere inutili comunali, perlopiù incompiute, con la loro eredità di debiti e scheletri di cemento, sembra che l’unico rilancio possibile di Rivoli passi per il Luna Park. E così, da qualche anno si tiene anche il Mercato Europeo: tortillas e paellas, salsicce e braciole.

A dicembre l’immancabile Villaggio di Babbo Natale, sempre in piazza Martiri, definito, dagli amministratori passati, un grande evento culturale. Infine dallo scorso anno abbiamo anche Rivoli Beach, un altro grande intrattenimento “culturale”, sabbia e giochi da spiaggia.

Vogliamo quindi stupirci per la ruota panoramica in piazza Martiri? Forse è il momento di aprire gli occhi: il paese dei balocchi esiste solo nelle favole. Lo sperpero di soldi pubblici e l’impoverimento culturale sono invece la realtà.

 

Loredana Trinchieri
Piero Miniggio
MarcoAntonio Maria Rossino
Filadelfo Castiglia
Roberto Sarto
Enzo Vitulano

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3 COMMENTI

  1. Impoverimento culturale di sicuro di pari passo con l’impoverimento della popolazione di Rivoli. La politica attuale o passata sono ugualmente vergognose, per quanto riguarda lo spreco del denaro pubblico, non è imputabile alla Ruota Panoramica che non è costata un centesimo alla collettività.

  2. A chi conosce Rivoli lascio una brevissima considerazione anticipando subito che non sono politicamente schierato e men che meno a destra.
    Qualcuno si ricorda dei soldi buttati nella risalita al castello ( oggi in condizioni penose e non funzionante) e della faraonica nuova bocciofila (mai inaugurata e attualmente in condizioni pietose?)
    Bene, se non sbaglio erano entrambe nate sotto l’egida di amministrazioni cosidette di sinistra
    Quindi vi inviterei a informarvi prima di blaterare stupidaggini. Complimenti per la “corretta informazione.

  3. Abito da molti anni a Rivoli, approvo il commento del signor Luciano di queste opere inutili, anzi dirò di più, per la risalita era stato fatto un referendum, avevano vinto i no. Riguardo alle opere incompiute devo aggiungere l’albergo al Parco Melano, lavori fermi da anni dopo che sono terminati i fondi, per non parlare del mega parcheggio sotterraneo ( 2 piani) adiacente al comune, usato pochissimo probabilmente solo dai dipendenti. Negli ultimi anni con l’amministrazione precedente abbiamo visto pochissimi lavori sul territorio, se non il cambio delle assi sulle panchine o l’ aggiunta di cestini per le varie vie. Approvo i lavori di questa amministrazione, abbattimento della vecchia centralina in corso Francia e del deposito comunale, piccoli lavori come il ripristino delle aree cani ,lo sradicamento dei tronchi di alberi tagliati, ed è bello MOLTO bello vedere le piante nuove che vengono piantate
    e sono tante. Concludo ringraziando Franca

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