L’OSPEDALE DI RIVOLI POTENZIA IL REPARTO DI UROLOGIA

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COMUNICATO ASL TO3

A partire dallo scorso 1° marzo i servizi di Urologia dell’AslTo3 hanno vissuto una
profonda riorganizzazione i cui risultati oggi sono resi evidenti grazie ai primi dati.
La recente acquisizione di nuovo personale medico, tra cui il nuovo direttore
dell’Urologia dell’Ospedale di Rivoli, Salvatore Stancati, e la sospensione
dell’attività di supporto nei reparti covid da parte dei medici urologi dell’Azienda
hanno consentito, in generale su tutto il territorio dell’AslTo3, un aumento di
circa il 60% dell’attività ambulatoriale di urologia nel periodo gennaio-aprile
2022, rispetto allo stesso trimestre del 2019 (ultimo anno di “normalità”
prepandemica). In particolare è stato possibile aprire un ambulatorio di prime visite urologiche presso l’Ospedale di Rivoli nella mattinata del martedì e nel pomeriggio del giovedì, che ha contribuito all’incremento dell’attività.
Anche l’attività chirurgica è aumentata, di oltre il 50%.
Ma i vantaggi più importanti della riorganizzazione si sono registrati a Pinerolo,
dove l’attività dell’Urologia è tornata a pieno regime, grazie all’ottimizzazione
organizzativa delle risorse esistenti operata dal nuovo direttore dell’Urologia: a
partire dallo scorso 1° marzo sono tornati i servizi di Guardia e Reperibilità
notturna, estese anche ai giorni festivi e prefestivi.
“La reintroduzione di questo importante servizio che a Pinerolo mancava da anni –
spiega Franca Dall’Occo, Direttore Generale AslTo3 – garantisce l’assistenza
urologica necessaria ai pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Pinerolo H24
cancellando i disagi e le necessità di trasferimento dei pazienti a Rivoli. L’Urologia
dell’Ospedale di Pinerolo torna così a essere riferimento per tutti i pazienti del
Distretto. Si tratta di un miglioramento con ricadute positive sui servizi di tutta l’Asl,
a cominciare dalla riduzione del boarding in Dea, cioè il tempo di attesa per il
ricovero in reparto. Un passo importante per il recupero delle prestazioni dopo la
pandemia”.

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