A COLLEGNO LA MARCIA PER ALEX POMPA E CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

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di REBECCA DE BORTOLI

COLLEGNO- Sabato 14 ottobre si è tenuta una marcia contro la violenza di genere lungo le strade delle città, con la partecipazione di politici e sindacati, promossa dall’Arci con il comitato “Forza Alex Collegno”. La marcia è nata dalla spinta solidale di un gruppo di cittadini collegnesi e piossaschesi che volevano sostenere Alex Pompa e la sua famiglia, in vista della sentenza della Corte Costituzionale che deciderà il futuro del ragazzo. Alex è sotto processo per aver ucciso il padre violento durante una lite domestica, e rischia una condanna a 13 anni di carcere per omicidio, ora si attende il responso della Corte Costituzionale. Il corteo, promosso dal gruppo di amici “Forza Alex Collegno” è partito da viale 24 maggio per dirigersi verso i luoghi simbolo della città, ed è terminato davanti al Villa 5, centro antiviolenza. La mamma di Alex, Maria Cotoia, ha aperto il corteo dicendo: “Spero che la giustizia possa essere umana, se sono qui è grazie a mio figlio, a volte mi sento una scarpetta rossa vivente ed è solo grazie ad Alex che non sono uno dei tanti nomi nelle liste di vittime di femminicidio”. All’iniziativa hanno partecipato tanti giovani: la maggior parte è scesa in strada per portare solidarietà al ragazzo, loro amico o compagno di scuola. “Siamo qui perché la mamma mi ha raccontato la storia di Alex, io l’ho riportata in classe e volevamo sostenerlo” ci dice Alexandra, piccola manifestante delle scuole medie. Alla marcia anche i sindacati CGIL, CISL e UIL: “I femminicidi sono un tema molto importante e un ragazzo come Alex non si sarebbe dovuto trovare in questa situazione. Inoltre vogliamo porte attenzione sul gender gap nei posti di lavoro”. “Non sarebbe giusto esprimersi su una sentenza che ancora non è definitiva” dicono gli assessori e candisti a sindaco Matteo Cavallone ed Enrico Manfredi “Alex ha vissuto una situazione estrema che rende tutto molto complesso”. Durante la manifestazione sono state raccontate, attraverso delle letture, alcuni casi di violenza domestica che hanno commosso molti. Il sindaco Casciano ha ricordato Concetta, una donna uccisa nella notte tra il 13 e il 14 ottobre, sollecitando la vicinanza alle vittime: “Dobbiamo fare un percorso di comunità, oggi lo abbiamo fatto soffrendo. Le opinioni sono importanti, e noi oggi abbiamo espresso un’opinione, però poi ci sono anche i dati, dietro cui ci sono le persone che ci fan capire che le nostre comunità coltivano il germe della violenza”.

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