ELEZIONI ALPIGNANO / GRANDE SUCCESSO PER IL CONFRONTO TRA I CANDIDATI A SINDACO: ECCO LE LORO RISPOSTE AI PROBLEMI DEI CITTADINI / FOTO

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Un confronto sobrio e cordiale quello che si è svolto ieri sera al Cruto tra i candidati sindaci che domenica prossima si presenteranno al vaglio degli elettori, organizzato dal nostro quotidiano CinturaOvest alla presenza di un pubblico numeroso e partecipativo. Infatti sono state molte le domande inviate direttamente al nostro giornale o presentate durante la serata.

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Modera gli interventi il direttore Fabio Tanzilli, che invita il candidato a sindaco delle liste civiche Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano, Andrea Oliva, a rispondere alla prima domanda sulla viabilità e precisamente sulla bretella che si vorrebbe o meno realizzare per limitare il traffico e l’inquinamento da Rivoli a via Caselette. Oliva la rifiuta definendola tecnicamente inutile: “Non risolve il problema e, soprattutto, sottrarrebbe terreno agricolo”. Gli fa eco Cosimo Di Maggio del Movimento 5 Stelle che ne condivide l’affermazione e propone una rotonda per garantire maggiore sicurezza agli automobilisti. Di parere contrario è il sindaco uscente e candidato alle prossime elezioni Gianni Da Ronco, che ritiene la bretella utile per decongestionare il traffico proveniente da Rivoli e sulla viabilità in generale aggiunge che sono molti gli interventi effettuati in città per migliorarla e altri sono in programma per i prossimi cinque anni. Si è poi parlato di lavoro e tutti sono concordi nell’incrementarlo, intervenendo sulle piccole imprese e sul commercio: “Il lavoro va cercato e ci faremo sostenere dai nostri riferimenti nelle Istituzioni”; afferma Di Maggio. Da Ronco ricorda l’importanza di coinvolgere il Patto Territoriale per i piccoli progetti e Oliva sottolinea che il Comune dovrà fare la sua parte per svilupparlo: “Prima però dobbiamo capire le necessità territoriali, quindi va fatto un censimento delle imprese per tipologia di lavoro”. Passando al problema scuola, riemerge la Gramsci, chiusa dal sindaco per motivi di sicurezza e sulla quale vi è un progetto quasi definitivo per abbatterla, bonificarla dall’amianto e ricostruirne una nuova in un altro luogo. Un progetto che Da Ronco difende a spada tratta: “Il nuovo edificio sarà composto dalle scuole materna ed elementare, avrà una palestra e una mensa e sarà al passo coi tempi”, ma si parla di circa 8 milioni di euro. Di parere opposto è Andrea Oliva che la vuole riaprire valutando interventi, rischi per la salute e costi: “Una zona vasta, dov’è ubicata la Gramsci, non può permettersi che manchi ancora un servizio così importante, inoltre non intendiamo sprecare altro suolo”. Per Di Maggio è rilevante avere una visione globale degli edifici scolastici e sulla Gramsci non esprime un parere fermo, riaprirla o realizzarne una nuova dipende dall’opinione dei tecnici e dai costi “purché non siano proibitivi”. Altro tema scottante è la sanità e Da Ronco accusa l’allora governatore regionale Roberto Cota del taglio di 3 milioni di euro destinati alla zona nord ovest “perché non riteneva necessario investire da noi”. Recupero, ricostruzione e ristrutturazione è quanto si prefigge di portare avanti e riferendosi al poliambulatorio asserisce che sarà trovato un altro edificio per realizzarne uno più moderno e capiente. Oliva propone infrastrutture e servizi efficienti coinvolgendo Asl e Regione: “Instaureremo un tavolo di lavoro con i cittadini per capire e valutare le necessità territoriali e sfrutteremo anche servizi presenti sia sul nostro territorio sia nei Comuni limitrofi”. Accenna a cure domiciliari con il prezioso supporto delle associazioni di volontariato. Di Maggio accusa il governo dei troppi tagli alla sanità che mettono in difficoltà i meno abbienti: “Recupereremo l’esistente, ricercheremo nuove strutture, ma lo faremo coinvolgendo i cittadini nelle decisioni”. Le domande vengono proposte a raffica e le risposte restano sempre concise ma coinvolgenti e lo si nota dal pubblico che risponde applaudendo ad ogni intervento. Si passa all’urbanistica e tutti propongono di intervenire sui parchi cittadini, rendendoli più accoglienti per poterne usufruire più a lungo, e sulle piazze, per offrire una maggiore socializzazione e attrarre turismo. Proposta quest’ultima che verrebbe incrementata con il commercio e tematizzando alcuni eventi, come spiega Oliva, o come dice Di Maggio caratterizzando via Matteotti con gli artigiani, mercatini del riuso e dell’antiquariato e propone sgravi fiscali e incentivi per sostenere le attività. Uno sguardo attento viene rivolto anche ai quartieri più periferici come Sassetto e Belvedere perché possano rifiorire. Da Ronco parla di riprogettazione del Palio essendo un po’ datato e ricorda che in città ci sono strutture ed eventi importanti “che andremo a valorizzare per rilanciare il commercio e Alpignano. Oliva richiama l’attenzione al territorio che definisce molto frammentato, quindi va unificato per rendere la città un tutt’uno e vivibile. Propone sinergia tra commercianti e il Comune come punto di riferimento fondamentale. La serata volge alle ultime battute e tra gli argomenti trattati c’è il bullismo che bisogna estirpare alla radice intervenendo nelle scuole e con lo sport, dichiara Da Ronco, o guardando alle abitazioni “perché l’educazione comincia in famiglia”, aggiunge Di Maggio. “I giovani devono essere responsabilizzati e invitati a partecipare di più alla vita della città, infatti costituiremo una consulta giovanile che si incontri sia con il Comune che con il mondo associazionistico”; spiega Oliva. Tanzilli pone l’ultima domanda e forse la più interessante o la più scomoda: Per realizzare quanto avete finora affermato, dove prenderete i soldi? Da Ronco accenna a dismissioni di edifici pubblici, mutui e bandi europei, Oliva rifiuta i mutui “perché ricadranno sulle spalle dei nostri figli” e suggerisce di razionalizzare anche sulle piccole cose: “spacchetteremo il bilancio capitolo per capitolo per togliere dove c’è spreco e investire dove invece necessita”. Anche Di Maggio è contrario all’indebitamento e guarderà alla razionalità e alla consapevolezza delle spese, prediligendo i bandi europei e non solo. Applausi e commenti di soddisfazione del pubblico concludono la serata. All’incontro non ha partecipato il candidato a sindaco del Partito Democratico Roberto Voerzio.

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