di DIANA TASSONE
RIVOLI – Dopo la polemica nata il 12 maggio, durante la seduta del consiglio comunale, riguardanti il bilancio dell’anno 2015, il movimento 5 stelle di Rivoli aveva presentato dei diagrammi e distribuito volantini contenenti la differenza di spese effettuate dal comune di Rivoli rispetto ai comuni limitrofi o simili per numero di abitanti.
Uno dei dati emersi riguarda proprio la telefonia, per cui il comune ha speso, nell’anno 2015, 442.766,90 euro.
Il sindaco Dessì replica dunque alle affermazioni dell’opposizione presentando tutti i dati e le spese effettuate.
Il comune, di fatto, spende:
-58.981,78 euro per le spese relative alla telefonia fissa: costi annuali dei canoni, delle reti internet e le linee telefoniche delle scuole;
-11.332,83 euro per le spese relative alla telefonia mobile: costi di noleggio e di manutenzione della telefonia mobile, tablet degli assessori e consiglieri e per n.2 smartphone a canone annuale;
-53.009,17 euro per gli impianti Wi-Fi: canone annuale leasing, linee ADSL, wi-fi per Giardini Falcone, Piazza F.lli Cervi, Via Croce Dorata, Via Gatti;
-64.089 euro per i tutti i servizi CED;
Per un totale di 187.412,90 euro, più 245.281 euro di spesa per i consumi.
Il totale, che corrisponde a 432.693,90, presenta una differenza di 10.073 euro.
“Poiché ci sono sicuramente delle disomogeneità nella quantità e nella tipologia dei servizi acquistati (e resi) dalla nostra Amministrazione, rispetto all’assetto delle spese dichiarate dagli altri Comuni”, commenta il sindaco Dessì: “ho già richiesto al Presidente della Seconda Commissione Consigliare una riunione in cui, anche attraverso l’intervento dei nostri tecnici e dei tecnici dei nostri fornitori, si approfondisca il dettaglio della nostra ”spesa telefonica”, in modo d’avere una corretta chiave di lettura dei dati inseriti sul sito ministeriale. Tutto ciò nell’ottica della massima trasparenza”, conclude il primo cittadino.
