COLLEGNO, SINDACO E ARCIVESCOVO FIRMANO UN ACCORDO PER LE ATTIVITÀ SOCIALI: LA “CHARTA DI SAN MASSIMO”

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 COLLEGNO – La Charta di San Massimo è fondata sul dialogo tra il Comune e le Parrocchie del territorio, ed è così intitolata perché fa memoria di Massimo, che visse a Collegno, l’allora Ad Quintum, di cui guidò la Diocesi nel IV e V secolo.

Con la sua firma, il Comune di Collegno e le Parrocchie intendono impegnarsi in modo continuativo per collaborare efficacemente, ascoltarsi, confrontarsi e co-progettare processi organizzati e filiere di prossimità che, a sostegno di persone che si trovano in oggettive difficoltà di vita, ne prevedano il loro coinvolgimento attivo secondo un processo circolare capace di mettere in gioco competenze latenti e potenziali di inclusione, generando sostegno concreto, beni relazionali e coesione sociale, a vantaggio della comunità intera.

Un Welfare di comunità sostenibile, secondo la dimensione sociale, ambientale ed economica, si arricchisce dal confronto con il tessuto associativo locale, che è risorsa territoriale con funzione aggregativa e sussidiaria, portatrice di agio, senso di appartenenza, servizio all’insegna della gratuità, dono individuale e collettivo di tempo e di competenze professionali, per conseguire risultati di pubblico interesse volti al “bene comune”.

 La Charta di San Massimo verrà firmata alla presenza dell’arcivescovo Cesare Nosiglia, dal sindaco di Collegno Francesco Casciano e dai parroci delle parrocchie del territorio, sabato 25 giugno alle 10,30 nella Cripta della Basilica di San Massimo in Via XX settembre 10 a Collegno.

 <Davanti alle nuove sfide sociali abbiamo deciso di comune accordo di intensificare la collaborazione tra Comune e Parrocchie – annuncia il sindaco di Collegno Francesco Casciano – per rafforzare il sistema locale di attività condivise, attenzioni, solidarietà e coesione sociale>.

<Il Comune riconosce e valorizza il contributo delle Parrocchie alla vita della città nell’elaborazione ed implementazione delle politiche sugli ambiti di intervento sociale condivisi, e tiene conto della specificità e della missione delle Parrocchie – spiega Casciano – . Da parte loro, le Parrocchie sostengono e promuovono il bene comune della Città, anche attivando le risorse che le caratterizzano e offrono il proprio contributo nell’elaborazione delle Politiche di coesione sociale condivise>.

 Con la Charta di San Massimo, Comune di Collegno e Parrocchie si impegnano a confrontarsi e ad operare in modo coordinato negli ambiti comuni condivisi di educazione, formazione, orientamento; con persone adulte, anziani e famiglie; con persone in condizioni di disabilità; per progetti di comunità; gli edifici di culto.

 <Per Welfare generativo – precisa il sindaco Casciano – si intende la capacità non solo di distribuire risorse, ma anche di generarne di nuove e di moltiplicarne, passando da azioni singole a processi di sistema, garanzia di evoluzione positiva>.

 

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