COLLEGNO PIANGE IL PARTIGIANO MONDON, PRESIDENTE ONORARIO DELL’ANPI

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di DIANA TASSONE

COLLEGNO – Lutto per Collegno: morto questa mattina Cesare Mondon. Il partigiano Cesare Mondon, nato a Condove il 17 settembre 1923, è morto questa mattina nella sua casa di Collegno.
L’uomo, deceduto all’età di 92 anni, era un simbolo della resistenza. La sua storia durante la guerra è tra le più travagliate e interessanti e rappresenta, ancora oggi, un simbolo della lotta partigiana.
Durante la guerra lavorava in una ditta di Collegno che faceva componenti bellici per i tedeschi e ha combattuto nelle valli piemontesi la guerra di resistenza.
Il primo gennaio del 1945 fu colpito e ferito alla testa, venendo successivamente ricoverato a Collegno. Il 4 aprile, invece, venne massacrato dai tedeschi e ferito da 6 pallottole. Per salvarsi la vita Mondon si finse morto e, una volta portato all’ospedale di Rivoli, gli venne fatto il funerale. Il 25 aprile, il giorno della liberazione, l’uomo si trovava ancora a Rivoli. Da questo episodio ricevette il soprannome di “Miracolato di Rubiana” da tutti coloro che erano venuti a conoscenza della sua vicenda. Divenuto poi il presidente onorario dell’Anpi del territorio, Mondond rimarrà nel cuore e impresso nella memoria dei cittadini, che potranno rendergli onore questa sera alle 18, alla chiesa di San Massimo, per il rosario e domani alle 11 per il funerale.

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Il sindaco Francesco Casciano: “Se ne va uno dei padri morali, intellettuali e politici della Collegno contemporanea”.

“Cesare Mondon è stato uno dei padri morali, intellettuali e politici della Collegno contemporanea: per il suo ruolo nella resistenza come partigiano, nella ricostruzione come imprenditore, nella città come amministratore innovativo nella società civile come dirigente dell’ANPI e del comitato resistenza col del Lys, nella politica come ispiratore, critico e costruttivo della sinistra moderna, gran consigliere e riferimento per tutti i sindaci collegnesi dal dopoguerra ad oggi” ha ricordato il sindaco di Collegno Francesco Casciano.

Collegno si stringe alla moglie Vilma, alla figlia Luisa e alla famiglia di Cesare.

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