di PINO SCARFÒ
ALPIGNANO – Il Movimento 5 Stelle, avendo saputo che l’amministrazione intende ridurre il contributo economico alle famiglie per il pagamento delle rette dell’asilo nido don Minzoni, ieri sera in consiglio comunale interroga il sindaco e la giunta per sapere le scelte che saranno attuate e se le famiglie che hanno difficoltà economiche potranno ancora usufruire del nido o in alternativa che cosa sarà proposto.
Dall’amministrazione comunicano che l’attuale gestione del nido (cooperativa Naos) è in scadenza ed entro maggio dovrebbe essere presentato un nuovo bando pubblico, che potrebbe risolversi entro la fine dell’anno.
Inoltre affermano che sarà ridotto l’attuale contributo di 130 mila euro, che fino ad oggi è stato percepito dalle famiglie dei 38 bambini che usufruiscono della struttura: “Ciò significa 3.800 euro circa per ogni famiglia e non ci sembra una scelta equa nei confronti di chi in città soffre socialmente. Sarà quindi rivisto il budget di sostegno e saranno considerati i nuclei più disagiati”, spiega il vicesindaco Giovanni Brignolo.
Attualmente è stato istituito un fondo con 10 mila euro che dovrebbe essere incrementato. Il nido potrebbe ospitare 80 bambini: “Infatti stiamo valutando di utilizzare la parte in disuso per inserire una materna primavera per bambini di due anni. Inoltre stiamo considerando di aumentare i micronidi in città (oggi ne esiste soltanto uno) soprattutto in famiglia”, conclude.
Il capogruppo del M5S, Cosimo Di Maggio, replica chiedendo di garantire alle famiglie in difficoltà contributi economici che possano permettere ai propri figli di frequentare il nido e suggerisce all’amministrazione di confrontarsi con i genitori dei bambini per spiegare il cambiamento.
