ALPIGNANO, INCONTRO SULLA NUOVA VARIAZIONE DI BILANCIO

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Riceviamo dal COMUNE DI ALPIGNANO

ALPIGNANO – A quasi un anno e mezzo dal nostro insediamento abbiamo finalmente chiara la grave situazione in cui versa lo stato di manutenzione della nostra città, fondamentale funzione comunale su cui ci aspettavamo ci fosse un’adeguata e ormai consolidata programmazione. Il taglio dell’erba, la potatura delle piante, la sostituzione della lampadine di lampioni e semafori, il monitoraggio e la riparazione delle sedi stradali, la pulizia regolare delle aree pubbliche, ecc.. sono azioni che in un paese normale verrebbero condotte di routine. Ma ad Alpignano vengono rincorse, si fanno occasionalmente strappando qualche soldo da altri capitoli di bilancio o se capita un evento fortuito, trasformando la manutenzione ordinaria in emergenza.

Succede quindi che anziché dedicare tutte le nostre disponibilità a far maturare un progetto politico innovativo, interveniamo per tamponare situazioni che stentano ad andare a regime.

Abbiamo dovuto prendere atto di una situazione particolarmente drammatica per quanto riguarda l’edilizia scolastica, che paga decenni di trascuratezza, probabilmente perché si è a mano a mano erosa la parte di bilancio destinata alle manutenzioni, per fare altro, magari incendi.

Ad oggi solo la scuola Borello è dotata di certificato prevenzione incendi (CPI), mentre tutte le altre posseggono solo una relazione di conformità da parte dei vigili del fuoco. Questa situazione è davvero inspiegabile, se consideriamo che l’obbligo di dotare le strutture pubbliche di cpi scaturisce dalla tragedia del cinema Statuto, del 1982, quando il nostro assessore al bilancio aveva appena tre anni e altri di noi in quelle stesse scuole frequentavano le elementari.

Che cosa hanno fatto le amministrazioni precedenti, alcune delle quali sedute in consiglio comunale, pronte sempre solo a dire che il testimone ora è passato a noi?

Questo testimone lo accogliamo con orgoglio, ma adesso noi l’impegno di risolvere tutte queste pesantissime eredità lo prendiamo e vogliamo ripartire risolvendo prima tutti questi problemi.

Tra questi, facciamo ancora notare la necessità di svolgere le indagini sismiche sugli edifici comunali, imposte alle amministrazioni da una legge entro il 31-12-2013, dopo 10 anni di continue proroghe, ma mai fatte.

La situazione delle strade cittadine è sotto gli occhi di tutti. Le asfaltature che abbiamo fatto con i primi risparmi hanno solo messo una piccola toppa al grave disagio. Non potevamo fare di più, la scorsa estate, ma ora possiamo riprenderli.

Il cimitero necessita di lavori di manutenzione, alcuni dei quali già iniziati. Il nostro ecocentro a oggi non ha neppure la recinzione ultimata.

Una delle lunette della casa di riposo San Martino è ferma nel laboratorio di un restauratore dal 1997. Pagheremo un lavoro di vent’anni fa, e anche un conto di vent’anni di deposito.

Ma l’elenco è parziale; ci sono innumerevoli questioni irrisolte, che stiamo affrontando una a una a mano a mano che emergono: affitti non corrisposti, ingenti perdite d’acqua, lavori dimenticati, pratiche in sospeso, progetti mai partiti.

Portare a termine almeno una parte di tutte queste opere comporta un investimento molto elevato e attualmente le casse comunali non ce lo permetterebbero; unica alternativa possibile per far fronte a questa situazione diventata ormai emergenza è creare spazi tali da permetterci di utilizzare l’avanzo di amministrazione. Scelta obbligata resta pertanto quella di trasferire il mutuo Gramsci previsto per il 2017 al 2018, con una variazione di bilancio che sarà portata in Consiglio Comunale il prossimo 2 novembre.

E ora continuiamo a lavorare con impegno nel far rifiorire la nostra città. Questa variazione di bilancio ci permetterà di portare avanti l’asfaltatura di nuovi tratti stradali, il cpi per la scuola Tallone, il cpi per la scuola Rodari, la sistemazione dei davanzali scuola Tallone, la manutenzione – ormai straordinaria – del tetto della scuola Borello, che già soffre di infiltrazioni d’acqua e dell’ammaloramento della struttura in legno, gli incarichi per le indagini sismiche, gli incarichi per il rischio da folgorazione negli edifici pubblici, la recinzione e la sistemazione interna dell’ecocentro, nuovi arredi scolastici, la sistemazione di tutti gli spazi del Palasport, il rifacimento dei bagni del cimitero, la costruzione degli ossarini, i lavori di messa in sicurezza loculi, da cui si stanno staccando le lastre.

Sono tanti piccoli tasselli, più o meno visibili, che da un lato ci permetteranno di metterci in regola in situazioni non più sostenibili e di grave rischio, e dall’altro di migliorare la qualità e la vivibilità della nostra città.

Obiettivo importante quest’anno sarà approvare il bilancio entro il 31 dicembre, proprio per poter partire spediti fin dai primi giorni di gennaio sulla scuola Gramsci, che per noi resta una priorità e un problema da risolvere in tempi stretti.

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