RIVOLI E IL FALLIMENTO DELLA ROSTAN: “ORA BISOGNA AIUTARE I 48 LAVORATORI LICENZIATI”

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di STEFANO TONIOLO

RIVOLI – Ad aprire i lavori della seduta del Consiglio Comunale è stata l’ordine del giorno di MDP, che aveva come oggetto la situazione dell’azienda Rostan, che una decina di giorni fa ha dichiarato il fallimento, facendo sì che 48 lavoratori perdessero il lavoro.

Erano presenti in aula anche alcuni lavoratori dell’azienda. “Sono entrato nella Rostan che avevo 21 anni – ha detto, commosso, Gaspare, lavoratore della Rostan, – e vedere l’azienda così dispiace”. “Non lasciateci soli – sono le parole di Marcellino, un altro operaio della Rostan – non vogliamo la NASPI (sussidio di disoccupazione), ma vogliamo un lavoro, perché non vogliamo pesare sulla comunità”. “Il fallimento è un dato di fatto – ha spiegato Umberto Radin, responsabile di zona della CGIL – impianto e produzione non ci sono più. Si tratta di capire come 48 lavoratori e 48 famiglie possano essere supportati non solo dall’amministrazione comunale”.

Su questa linea si è mosso proprio MDP, che ha ribadito l’urgenza di una concertazione con tutti i livelli istituzionali del caso per ispezionare tutte le strade possibili. Posizione, quella di MDP, supportata dal sindaco Dessí, propenso “istituire un tavolo dice dove ogni ente metta in campo ciò che può fare concretamente”. Ha concluso poi l’assessore al lavoro, Paolo De Francia, che si è preso l’incarico di sentire il curatore fallimentare.

Il Consiglio poi ha visto l’abbandono dell’aula da parte di MDP prima della discussione sull’accorpamento dei consorzi Cisa e Cisap, che ha visto la maggioranza dividersi. L’abbandono dell’aula non si è limitato solo a questa discussione, ma a tutto il resto del Consiglio Comunale.

“Sono dispiaciuto, perché pensavo che la discussione potesse passare da un contributo di Articolo 1”, ha spiegato Messineo del Movimento Cinque Stelle durante la discussione del passaggio dell’Istituto Musicale a fondazione. Mozione, questa, superata dal progetto dell’amministrazione di creare un’unica fondazione per tutte le attività culturali.

“L’ipotesi di riunire le attività culturali vuol dire gestire meglio le risorse” – ha spiegato l’assessore alla cultura Laura Ghersi. Proprio per l’esistenza di questo progetto, su proposta del Movimento Cinque Stelle, il Consiglio Comunale è stato sospeso per dieci minuti affinché si cambiasse il testo della mozione. Ciò ha permesso di votare che l’Istituto Musicale confluisce in una fondazione che racchiuda tutte le attività culturali rivolesi.

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