di STEFANO TONIOLO
COLLEGNO – Saranno quattro gli attestati di benemerenza che verranno consegnati durante la festa della Repubblica a Collegno. Questo è quanto è stato deciso in Consiglio comunale ieri sera. Il primo collegnese insignito della benemerenza sarà Mario Buri, che ha svolto principalmente attività agricole in particolare in Brasile, creando una grande fazenda. A far compagnia a Buri ci sarà Rosanna Dogliani, presidente dell’UniTre, associazione definita “un laboratorio di socialità” dal sindaco Francesco Casciano. La terza insignita sarà Cristina Galdiolo, che da qualche anno segue “Mamma Africa”, associazione umanitaria, che opera in Togo. A chiudere il cerchio, infine, ci sarà Luciano Pavan, storico diacono collegnese, che da molti anni si dedica a malati e persone in difficoltà. “Sono persone che amano la città – ha commentato la consigliera Manzi (“Sinistra Ecologia e libertà”) – sono l’esempio pratico del livello di socialità che c’è in questa città”. “Queste persone rappresentano la Collegno, che deve essere portata da esempio“, le ha fatto eco il consigliere Bardella del gruppo “Centrodestra uniti per Collegno”.
Riconosciuta la Lingua dei segni italiana
Il Consiglio comunale ha poi dato spazio al riconoscimento della Lingua dei segni italiana (L.I.S.) con una mozione presentata dai gruppi del Partito Democratico e “Sinistra, Ecologia e Libertà”. Collegno, quindi, si accoda all’esperienza di Rivoli dove già qualche mese fa era stata approvata una mozione simile. Anche a Collegno erano presenti alcuni rappresentati dell’Ente nazionale sordi. “È un passo per l’abbattimento di una barriera – ha dichiarato la consigliera del Partito Democratico, Silvia Ala – non è solo un atto simbolico, ma la dimostrazione dell’attenzione verso tutti i cittadini“. “Serve dare il nostro piccolo contributo al lungo cammino dei diritti“, ha infine commentato il sindaco Casciano.
