COLLEGNO, IL SINDACO DIFFIDA I ROM: “DOVETE LASCIARE IL CAMPO”, DAL 20 LUGLIO INIZIA LO SGOMBERO

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di REBECCA DE BORTOLI

COLLEGNO – Giovedì 13 luglio il sindaco Francesco Casciano si è recato al campo rom presso strada della Berlina 86 per comunicare ai residenti che entro 18 luglio dovranno lasciare le baracche, in vista dell’inizio dei lavori di demolizione che inizieranno dal 20 luglio. La questione è delicata poiché ad alcune persone del campo non è ancora ancora stata assegnata una casa popolare. Alcune di queste sono mamme con bimbi piccoli: “Io occuperò una casa popolare, apro la porta e ci entro, mi auto-denuncio, lo so che non è il massimo, ma io come posso fare con un bimbo piccolo, non posso finire in mezzo a una strada” ci dice Luisa (nome di fantasia) che ha un bambino di tre anni. “Se vogliono venire con le ruspe, possono direttamente far crollare tutto con noi dentro, perché sono una madre con tre figli e se ci mettono in mezzo a una strada non so se ce la faremo” continua Carlotta (nome di fantasia). Ma il caso che preoccupa di più è quello della piccola Anna (nome di fantasia) che è nata prematura ed è sotto cure continue all’ospedale Sant’Anna di Torino. Il sindaco Casciano afferma di “comprendere le preoccupazioni, ma ci sono delle graduatorie da rispettare. Per le persone che cercano ancora una soluzione, ci sarà l’affiancamento ai nostri servizi sociali, le proposte saranno adattate alle situazioni dei singoli e nel rispetto complessivo dei sostegni garantiti a tutti. Abbiamo sempre avuto un contatto diretto con i residenti del campo, incontrandoli in Comune o in strada della Berlia, ci sono sempre state occasioni di ascolto e dialogo per costruire un iter condiviso. Li abbiamo anche accompagnati a vedere le proposte abitative che rispondono ai bisogni primari delle persone più fragili dei vari nuclei. Giovedì mattina abbiamo fatto un sopralluogo per verificare la situazione e abbiamo constatato che diverse famiglie hanno già traslocato e altre stanno per farlo. Anche per le mamme non residenti con i bambini si sono elaborate soluzioni con il Consorzio”. Nonostante tutto le famiglie rimaste al campo rom non si sentono sicure nel lasciare strada della Berlia.

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