
RIVOLI – A quasi due settimane dalla scomparsa di Luca Vuono la procura ha aperto un’inchiesta per esaminare le circostanze del decesso per il 32enne di Rivoli. Di recente è stata effettuata l’autopsia mentre venerdì 13 giugno si sono svolti i funerali a Rivoli con presenza dei famigliari presso la parrocchia di San Bernardo. Luca lascia lascia i genitori, il fratello Aspreno e la compagna Noemi con cui ha avuto un figlio.
Secondo la ricostruzione dei fatti su quanto è accaduto il 5 giugno appena è stato dato l’allarme per la morte gli agenti di polizia sono arrivati a casa di Vuono per alcuni accertamenti e in accordo con la procura hanno sequestrato il telefono del ragazzo. Al vaglio degli inquirenti bisogna passare in rassegna le sue conoscenze, le sue relazioni e soprattutto i suoi comportamenti nelle ultime ore prima del decesso. Una delle ipotesi è che l’uomo abbia assunto un mix di psicofarmaci e sostanze stupefacenti. Grazie a questa miscela potrebbe essersi rivelata letale, tanto da farlo smettere di respirare. La circostanza andrà accertata dagli investigatori. Non si sa ancora se Vuono ha assunto delle droghe, chi gliel’ha vendute e in quale occasione.
Lunedì 16 giugno si è presentata in procura Noemi, la compagna di Luca. Ancora scossa dalla scomparsa del 32enne voleva sapere l’esito dell’autopsia e qualcosa di più su cosa sia successo. Per ora sull’inchiesta vige soltanto il massimo riserbo. Le indagini non sono ancora del tutto concluse e proseguiranno anche nell’arco delle prossime settimane.