SERVIZI SOCIALI “UNIFICATI” A COLLEGNO, RIVOLI E GRUGLIASCO? I 5 STELLE SONO CONTRARI

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Giusy Codognotto

di PINO SCARFÒ

COLLEGNO – La delibera di indirizzo sull’unificazione dei consorzi dei servizi sociali Cisa e Cisap è stata approvata, nelle scorse settimane, nei consigli comunali di Collegno, Grugliasco e Rivoli, ma il Movimento 5 Stelle di Rivoli e Collegno non ci sta e vota contro. Rosta e Villarbasse si pronunceranno nei prossimi consigli. La consigliera Giusy Codognotto, della commissione politiche sociali del Comune di Collegno, spiega che esistono diverse alternative alla scelta di mantenere e unificare i consorzi e afferma di aver chiesto più volte nei due incontri a Collegno e Villarbasse uno studio per capire quale altra forma poter adottare se si dovessero smantellare i consorzi, garantendo comunque la qualità dei servizi già esistenti e quindi calcolare anche i risparmi economici per la collettività, “ma tale proposta non è stata presa nemmeno in considerazione – e aggiunge – a Torino non esistono consorzi e tutto viene gestito in forma diretta con pochi e chiari passaggi anche per il cittadino che ha un solo interlocutore, l’Asl o il Comune, tutto funziona ugualmente anche se il servizio è migliorabile”.

Sede del Cisap a Grugliasco

La Codognotto, decisa a contrastare la scelta delle amministrazioni, afferma che “negli anni il dibattimento a livello nazionale, tra leggi e decreti legge, con ordini e contrordini rispetto alla ‘sopravvivenza’ dei consorzi socio-assistenziali, la dice lunga sull’ipotesi di risparmio economico che ne deriverebbe dalla soppressione di questi ultimi, perché evidentemente il controllo di spesa dall’alto è complicato e crea dubbi su costi e benefici. La competenza in materia di servizi socio-assistenziali spetta alle Regioni, e pare strano che il Piemonte, con un buco di bilancio di quasi 10 miliardi di euro, di concerto con la Città Metropolitana e con l’azienda sanitaria, possa continuare a sostenere e cofinanziare i consorzi, tant’è vero che per la loro sussistenza chiede che vadano al risparmio con una ‘convergenza’, a livello di ambito territoriale ottimale, tra i distretti sanitari definiti dalle Asl e le zone sociali in cui operano gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali (patto per il sociale della Regione Piemonte 2015-2017).

La Regione Piemonte, pertanto, con la legge n. 16 del 29 luglio 2016, ha voluto, nonostante tutto, legittimare la persistenza dei consorzi socio-assistenziali che diversamente avrebbero dovuto sciogliersi al momento della scadenza dei consigli di amministrazione”. Dichiara inoltre che nella delibera di indirizzo, approvata dalla maggioranza, è previsto un periodo di transizione rispetto alla gestione dell’amministrazione, delle sedi e all’armonizzazione dei costi ai cittadini che al momento sono differenti tra i Comuni, con quote pro-capite maggiori per Rivoli (30 euro a Collegno e Grugliasco e 39,20 a Rivoli). Il M5S chiede, quindi, “come si vorrebbe procedere e quali saranno le eventuali variazione di bilancio”.

Relativamente al consorzio Cisap Collegno/Grugliasco, la Codognotto ricorda l’esistenza di situazioni poco chiare per le quali ha presentato alcune interrogazioni tra le quali una per possibile incompatibilità di carica di un’assistente sociale con la funzione di giudice onorario e un’altra in cui ha messo in luce che in una delibera del consiglio di amministrazione del Cisap, “emergendo l’incompatibilità di carica del dirigente del consorzio abilitato erroneamente dal 2013, sia all’anticorruzione che all’apertura di procedimenti disciplinari, lo si destituiva della seconda carica. In una simile situazione di gestione del consorzio Cisap, in cui determinate cose risultano alquanto nebulose, il M5S, a maggior ragione, non poteva che esprimere parere contrario all’unificazione dei consorzi”.

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