RIVOLI, IL COMUNE SCRIVE UNA LETTERA PER LA MORTE DI REGENI

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – Caso Regeni: Anche Rivoli si mobilita. Una delle mozioni del giorno della seduta del consiglio comunale di giovedì 28 aprile, presentata dal gruppo consiliare PD, riguarda proprio uno degli argomenti più importanti per l’Italia in questi giorni: il caso Regeni. Il caso riguarda proprio un ricercatore italiano scomparso e ucciso a gennaio mentre si trovava in Egitto per completare i suoi studi.

Il consigliere Santoiemma, membro del gruppo consiliare del PD, ha sollecitato il consiglio comunale a cercare di esortare il governo a far luce sulla morte di Regeni. Il consigliere si rivolge dunque al sindaco cercando di mobilitare il comune per chiarire il dubbio sulla morte del nostro connazionale, impegnandosi anche a far arrivare ai genitori le condoglianze da parte del consiglio di Rivoli.

Il dibattito sulla questione è stato molto acceso e, se il membro di Forza Italia Senatore si dice d’accordo poiché: “bisogna avere un pugno di ferro se si vuole che l’Italia venga ascoltata”, la consigliera Massaro, della lista civica dalla parte dei cittadini, per quanto basita del l’atteggiamento italiano, ritiene che mandare una lettera non serva. “Preferisco stendere in modo organico un documento per richiamare l’attenzione. La lettera dovrebbe andare ad Amnesty Intenational”.

Chi si è dimostrato d’accordo con la Massaro è il capogruppo del movimento cinque stelle, Torrese, secondo il quale bisognerebbe coinvolgere l’ONU e Amnesty International. A suo parere un primo atto del governo dovrebbe essere quello di smettere di vendere armi all’Egitto. “Sono a favore della mozione, ma stop alla vendita delle armi”.

Il dibattito prosegue con Senatore che riafferma: “il problema è il governo. L’Italia è succube dell’Egitto per motivi finanziari”.
Il consigliere Santoiemma conclude però: ” se parliamo tutti, riusciamo ad ottenere qualcosa”.
Dopo questa accesa discussione sul caso, il consiglio ha votato approvando all’unanimità la mozione.

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