ALPIGNANO, LA SCUOLA GRAMSCI È ANCORA CHIUSA: “NON CI SONO PROGETTI E IL COMUNE SARÀ INDEBITATO DAL MUTUO”

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di PINO SCARFÓ 

ALPIGNANO – L’anno scolastico è iniziato e sui social c’è chi ricorda che la scuola Gramsci è ancora chiusa, rammentando che nella scorsa campagna elettorale “c’è chi ne ha fatto il principale obiettivo”. Un argomento sul quale anche dall’opposizione fanno sentire la propria voce: “Non c’è nulla all’orizzonte e i tempi si allontanano drasticamente. Non è stato fatto uno studio di fattibilità, un progetto, un preliminare, un esecutivo o un definitivo, questa amministrazione è completamente in alto mare. Di questo passo la scuola non verrà riaperta nemmeno a fine legislatura, ma resteremo fortemente indebitati”, afferma Roberto Voerzio del Movimento Democratico Progressista. “Infatti – aggiunge – questa amministrazione è ricorsa ad un mutuo di 500 mila euro a copertura parziale delle spese di ristrutturazione, mentre noi avevamo proposto l’alienazione degli edifici pubblici in disuso sul territorio”. 

Gli fa eco l’ex sindaco Gianni Da Ronco: “Da giugno dell’anno scorso l’attuale sindaco ha perso esattamente 15 mesi, continuando a raccontare ai cittadini che la Gramsci avrebbe riaperto. Si parla dell’inizio dell’anno prossimo per l’avvio dei lavori di ristrutturazione. Noi in campagna elettorale non abbiamo raccontato favole ai cittadini, avevamo detto che avevamo un progetto di lunga durata che prevedeva la costruzione di una nuova scuola a norma e con le nuove regole antisismiche. Un edificio che avrebbe dovuto contenere un ciclo unico, dalla materna alla fine delle elementari. I costi sapevamo benissimo che erano elevati, ma si poteva ragionare sul lungo periodo, per lotti e anche eventualmente con una riorganizzazione strutturale del progetto in modo tale che il costo non fosse così elevato ma soprattutto avremmo avuto una scuola nuova”. 

Cosimo Di Maggio, del Movimento 5 Stelle, dichiara di aver ripetuto più volte in Consiglio comunale che “se la Gramsci non verrà bonificata non si potrà riaprire e ci vogliono molti più soldi di quelli ventilati dall’amministrazione. Nel frattempo si continua a rimandare l’apertura”. Per una replica della maggioranza abbiamo provato a contattare l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Morra Di Cella, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta.  

 

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