LO SCANDALO DEL LICEO CURIE DI COLLEGNO: “STRANI RITARDI E OMISSIONI, COME MAI?”

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dal MOVIMENTO 5 STELLE COLLEGNO
COLLEGNO – Martedì sera si è svolto il Consiglio comunale di Collegno e all’ordine del giorno, come prima mozione, abbiamo discusso l’implementazione dell’installazione dei defibrillatori sul territorio collegnese in luoghi e strutture pubbliche private.
Con nostra soddisfazione è stata approvata all’unanimità a dimostrazione che il tema presentato che ci da la possibilità di salvare delle vite è stato condiviso da tutti i Gruppi consiliari, integrato anche da emendamenti di maggioranza e opposizione, tra i quali uno presentato durante la discussione. Infatti la dura realtà è che in Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie: può colpire chiunque anche senza sintomi precedenti, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla salute.
Attraverso la mappatura informatizzata delle postazioni è possibile creare una rete di soccorso efficace e perfettamente integrata con i servizi d’emergenza già presenti sul territorio. Un precoce intervento con il defibrillatore è quindi fondamentale, se si considera che senza un trattamento veloce le possibilità che una persona colpita da arresto cardiaco ha di sopravvivere si riducono del 10% ogni minuto che passa. È doveroso far notare quanto sia importante non solo la presenza di un defibrillatore, ma anche la possibilità di accedervi h24, perché un arresto cardiaco non avviene esclusivamente durante l’orario di apertura dei servizi pubblici.
Subito dopo abbiamo discusso la mozione di maggioranza sull’atteso ampliamento del Liceo Levi-Curie. Riteniamo sia importante per la nostra Città velocizzare i tempi e impegnarsi seriamente ad ogni livello istituzionale, come già abbiamo richiesto nella precedente consiliatura, anche perchè le domande di iscrizione risultano superiori ai posti disponibili e ciò comporta una tempestiva accelerazione del progetto per dotare il liceo di nuovi spazi e nuove aule. Per questo motivo abbiamo preparato sei emendamenti per migliorare il testo con informazioni aggiornate e pubbliche, ritenendo la trasparenza e il controllo un valore aggiunto a beneficio dei cittadini, e ci dispiace che non siano stati accolti dalla maggioranza con la motivazione “tempistiche”, che ci è apparsa subito paradossale, poiché è consuetudine, come abbiamo dimostrato sulla mozione defibrillatori, accettare emendamenti presentati durante le adunanze, se migliorativi e integrativi.
Non comprendiamo se ciò sia accaduto a causa di divisioni interne nella maggioranza o per difficoltà di comunicazione tra i consiglieri o addirittura per volontà politica di omettere alcuni step del percorso istituzionale del progetto già in grave ritardo, ma vogliamo rendere pubblici i nostri vani contributi alla mozione, che in ogni caso abbiamo convintamente votato.
Non possiamo omettere che il progetto inaugurato nel 2015 e presentato dall’allora sindaco della Città Metropolitana di Torino, Piero Fassino (PD), avrebbe dovuto vedere la luce già nel 2017, e che l’accordo di programma con la Regione Piemonte fu sottoscritto nel 2010. Non possiamo sicuramente omettere il Decreto della Sindaca Chiara Appendino che, allo scopo di accelerare i tempi per l’approvazione del progetto definitivo, oltre allo stanziamento di 2,5 milioni di euro, ha anticipato con propri fondi metropolitani anche la restante quota di finanziamento a carico delle passate e recenti Giunte Regionali (PD e Lega) di 2,3 milioni di euro.
Non possiamo inoltre omettere che la stessa Regione Piemonte ha recentemente assicurato che il parere sismico delle strutture sarà pronto entro febbraio e che il rinnovo dell’accordo verrà effettuato in tempi brevi. Infine, per poter monitorare lo stato avanzamento lavori e scongiurare ulteriori ritardi abbiamo proposto un ulteriore impegno, per trasparenza e controllo, prevedendo la convocazione periodica della Commissione consiliare competente, per permettere al Consiglio comunale di Collegno e ai cittadini di essere sempre informati, invitando in audizione i rappresentanti regionali e di Città Metropolitana.
Anche questa proposta, purtroppo, non è stata considerata ma continueremo a vigilare e sollecitare le istituzioni affinché vengano rispettati i tempi per la sottoscrizione del nuovo accordo e per gli ulteriori iter previsti, per dare finalmente la possibilità agli studenti e alle studentesse di usufruire a pieno delle strutture.

Ci domandiamo tuttavia, insieme ai cittadini collegnesi, quale sia la reale motivazione che non ha consentito l’approvazione dei nostri emendamenti e soprattutto perché queste informazioni recenti e pubbliche non fossero già presenti nella prima versione della mozione.

 

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