RIVOLI E LE TASSE, IL SINDACO REPLICA AL PD: “ECCO PERCHÈ AUMENTANO TARI, IMU E ADDIZIONALE”

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di ANDREA TRAGAIOLI (Sindaco di Rivoli)

RIVOLI – Il comunicato stampa prodotto dal Pd rivolese merita una risposta per sgombrare il campo da equivoci o informazioni parziali. In esso vengono citati gli aumenti relativi alla Tari, all’Imu e all’addizionale fornendo cifre esatte, ma omettendo le motivazioni. Le cause di questi aumenti sono molteplici, fra le principale citiamo le seguenti: 1) La legge di bilancio dello stato 197/2022 ha introdotto nuove misure per riconoscere adeguamenti di prezzo nell’ambito degli appalti pubblici a favore degli esecutori dei contratti.
2) Il tasso di inflazione registrato a dicembre è pari all’11,6%, potete ben immaginare quale possa essere l’impatto sulle spese correnti del Comune di Rivoli che ammontano annualmente a circa 40 milioni di euro, 42 milioni per il 2023. Senza poi voler considerare spese quali il riscaldamento/raffrescamento e l’illuminazione pubblica/utenze energetiche, i cui incrementi superano di molto il tasso di inflazione citato.
3) Il Comune di Rivoli, sebbene negli ultimi anni sia l’attuale amministrazione che quella immediatamente precedente abbiano perseguito severe politiche di riduzione del debito, deve destinare ancora oggi ingenti risorse per finanziare la restituzione dei mutui accesi nel passato ed il pagamento dei relativi interessi, circa 5 milioni di euro all’anno.
Ricordiamo poi che le precedenti amministrazioni hanno fatto forte affidamento sulle entrate derivanti dalle sanzioni codice della strada, sfruttando dispositivi quali gli autovelox fissi. Tali entrate hanno una natura sicuramente aleatoria con andamenti ovviamente decrescenti nel corso degli anni. Finanziare la parte corrente della spesa con tale genere di entrate non può che portare ad indesiderati squilibri nel lungo periodo. squilibri che puntualmente si stanno avverando.
L’attuale amministrazione si è trovata dunque a gestire una situazione economica e finanziaria certo non prevedibile e di carattere eccezionale, se valutata nell’ambito di quelli che sono stati gli scenari economici e congiunturali degli ultimi 15 anni, con tassi di interesse prossimi allo zero che rendevano ingiustamente facile ricorrere al debito per finanziare gli investimenti.
L’amministrazione è gravemente consapevole dei sacrifici che vengono richiesti ai cittadini rivolesi, sacrifici che tuttavia sono finalizzati a mantenere invariato il sostegno che viene fornito alle persone meno abbienti, confermando le agevolazioni Tari (circa 200 mila euro all’anno), i trasferimenti al Consorzio Ovest solidale pari a 1,8 milioni di euro, il sostegno al finanziamento dei servizi a domanda individuale con 2,8 milioni di euro. E’ nostra opinione che prospettare una crescita del prelievo fiscale di 100 euro al mese sia inverosimile e scorretto. Infine la bocciatura dell’emendamento presentato dal gruppo consiliare del Partito Democratico non ha motivazioni politiche, ma strettamente tecniche. Lo storno di costi proposto dal Pd per finanziare le diverse spese proposte non è attuabile. Le bollette del Comune hanno comunque la priorità, il loro pagamento deve essere assolto con certezza, gli edifici scolastici vanno riscaldati e illuminati così come le piazze e le vie cittadine.

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