COLLEGNO E LA SCUOLA NUOVA SENZA PALESTRA: IL COMUNE IN CAUSA CON LA DITTA, LA REPLICA ALLA PETIZIONE

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COMUNICATO DEL COMUNE DI COLLEGNO

COLLEGNO – Sul tema nuova Palestra Matteotti, l’amministrazione comunale ha sempre provveduto ad aggiornare i cittadini e le istituzioni scolastiche attraverso comunicazioni formali. L’argomento è stato trattato in alcuni incontri pubblici recenti dove è stato spiegato che il ritardo è stato causato dal particolare momento storico che stiamo attraversando: post pandemia, cantieri del 110 %, guerra in Ucraina e le conseguenze sull’edilizia, scarsità di materie prime e difficoltà di approvvigionamento di materiali edili. Inoltre l’Amministrazione Comunale si trova in una fase di contenzioso con la ditta aggiudicataria dell’appalto, per il quale le avvocature delle rispettive parti sono impegnate in un serrato confronto, rendendo difficile determinare le tempistiche del cantiere.
Il promotore della sottoscrizione è un gruppo civico che ha dichiarato la volontà di candidarsi alle prossime elezioni comunali, costruendo una narrazione dispregiativa della storia di questa opera, tesa a screditare e denigrare l’operato dell’Ente e dei suoi tecnici. Tale azione comunicativa, a nostro giudizio, ha come obiettivo la strumentalizzazione della vicenda con il fine di creare dissenso e sfiducia, accompagnata da una interpretazione arbitraria degli atti avulsa dalle norme e discipline che regolano i lavori pubblici.
Ogni passaggio sullo stato dei lavori e delle iniziative intraprese per attenuare gli eventuali disagi nello svolgimento delle attività sportive sono stati condivisi sia con la dirigente scolastica sia con gli insegnanti.
L’attività sportiva infatti è comunque garantita, in accordo con gli insegnanti stessi, che hanno suggerito le soluzioni più praticabili per gli alunni.
La scuola dispone di ampi spazi “connettivi” realizzati appositamente per attività fuori dalle classi, spazi ritenuti idonei per lo svolgimento delle attività dei bambini più piccoli, pur riconoscendo la diversità della gestione di un’attività di questo tipo in spazi differenti da una palestra.
L’organizzazione didattica resta comunque di competenza esclusiva dei docenti, che hanno valutato cosa fosse più adatto ai bambini, anche in base all’età. In merito alla questione della scelta della palestra di arrampicata come soluzione provvisoria, si precisa che tale ipotesi è stata ritenuta la più idonea e funzionale.
I costi di affitto della struttura, non previsti, per sopperire ai ritardi contestati alla ditta costruttrice, fino al mese di giugno del 2023 sono stati presi in carico dall’Amministrazione.
Ringraziamo i sottoscrittori che probabilmente non sono stati raggiunti dalle comunicazioni ufficiali, ci dispiace che alcuni genitori e componenti del personale scolastico siano stati coinvolti in questo tipo di petizione e ribadiamo la nostra totale disponibilità a incontri con tutti gli organismi scolastici, lasciando ai partiti e alle liste civiche il confronto politico nelle sedi opportune.

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