ELEZIONI A COLLEGNO: LA SINISTRA CONTRO L’ALLEANZA CON DI FILIPPO

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Da sinistra Francesco Casciano e Andrea Di Filippo

COMUNICATO DI “SINISTRA ITALIANA – CIRCOLO DI COLLEGNO”

COLLEGNO – Lunedì 25 dicembre abbiamo appreso dell’adesione della lista “Collegno Insieme – Di Filippo” alla Carta di Intenti delle forze progressiste, proposta alla città dal nostro partito, “Sinistra Italiana – Collegno Bene Comune”, e dal “Partito Democratico di Collegno”, quali forze politiche di maggioranza attualmente rappresentate in Consiglio comunale.

Un documento elaborato in vista del rinnovo della carica di Sindaco dopo i due mandati di Francesco Casciano, alla cui base c’è la volontà di continuare ad amministrare la città in coalizione. Una carta di intenti redatta con lo scopo di sottoporla a potenziali alleati che ne condividano lo spirito e l’impostazione. Ma che non può prescindere dall’avvallo e dal consenso di entrambi i soggetti primi firmatari sugli sviluppi futuri del percorso. Di per sé, è per noi sempre un fatto positivo quando si avvicinano persone, gruppi oppure forze politiche ai valori tradizionali della sinistra che governa la città di Collegno da tanto tempo.

Tuttavia ci ha stupito apprendere dai social network come il Partito Democratico di Collegno, nostro compagno in questo percorso di costruzione della coalizione, abbia unilateralmente accolto, attraverso un post, Collegno Insieme nel percorso di coalizione. Se rispetto a questa considerazione si potrebbe obiettare che lo stesso messaggio di benvenuto sia stato scritto in occasione delle lettere di adesione di altre forze politiche oppure civiche, d’altro canto non si può non considerare che Collegno Insieme e il suo capogruppo, Andrea Di Filippo, siano all’opposizione da oltre vent’anni a questa amministrazione.

Europa Verde e il partito Socialista fanno parte integrante dei tavoli di coalizione regionali e metropolitani del centro sinistra. La lista civica Progetto Collegno è gemella della lista Progetto Grugliasco, che sostiene da tempo il centro sinistra nella propria città. Italia Viva rappresenta una forza moderata che, seppure con orientamenti non sempre coerenti in tutte le aree territoriali, si pone all’opposizione del governo Meloni. Caso diverso è quello di Collegno Insieme che in questo mandato, più che in altri, si è caratterizzato per un atteggiamento incostante e a tratti aggressivo nei confronti della maggioranza di governo e in particolare verso alcuni suoi componenti.

Si citino come esempio alcune sedute di consiglio comunale, come quella online del 14 aprile 2021 , nella quale è stata attaccata dal consigliere Di Filippo la presidente del Consiglio Comunale Vanda Bernardini, per il proprio ruolo di mediazione e di garanzia, con toni duri e sopra le righe. O gli attacchi alle consigliere Scarlata e Manzi, in qualità di capigruppo di maggioranza.

Tutti casi di attacchi scomposti e a tratti feroci, che quasi sempre hanno riguardato figure femminili. Tutte le sedute sono registrate e riascoltabili da chi volesse farsi un’idea. Da considerare è anche l’atteggiamento di ostilità verso il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, rispetto ai cui consiglieri c’è stata una escalation di polemiche durante questo mandato, culminata con l’allontanamento fisico dai banchi consiliari (non ci risulta peraltro richiesto e autorizzato dalla presidenza del Consiglio Comunale).

Mentre noi riteniamo invece fondamentale rafforzare un dialogo con il Movimento Cinque Stelle a livello collegnese, per seguire una strada tracciata a livello nazionale dalla segreteria Elly Schlein del Partito Democratico e per costruire anche a livello locale un fronte progressista unito.

Prima di un’alleanza, molti sarebbero anche i nodi politici da sciogliere. Ad esempio, nel Consiglio Comunale del 13 ottobre 2020, il consigliere comunale Andrea Di Filippo ha argomentato e votato insieme al centro destra, contro una mozione sostenuta dalla maggioranza e dal Movimento Cinque Stelle, scritta per contrastare l’odiosa legge salva slot
voluta dalla destra di Cirio, che ha tolto i limiti al gioco d’azzardo imposti nella precedente legislatura. Questa posizione è incompatibile con le forze progressiste da un punto di vista morale e valoriale prima che politico.

Per quanto riguarda la serietà nella gestione del ruolo istituzionale, molte sono le forme di impegno nei confronti della cittadinanza, sia essa partecipazione politica, sia essa partecipazione civica ed associativa. Tuttavia se si ricopre il ruolo di consigliere comunale il primo impegno da onorare è assumersi la responsabilità di dare degna rappresentanza al mandato conferito dai cittadini. E su questo punto, un dato lascia sbalorditi: da più di tre anni, in ogni seduta di consiglio comunale, la prima interrogazione è del consigliere Di Filippo e si intitola “Problemi importanti del quartiere Villaggio Dora”, protocollata l’8 settembre 2020.

Questi problemi risultano talmente importanti che in tre anni e mezzo il consigliere Di Filippo non ha mai trovato il tempo per presentarsi in consiglio comunale durante la sessione delle interrogazioni e ricevere la risposta orale (peraltro da lui richiesta nel testo dell’nterrogazione). La competenza del Consiglio Comunale, e conseguentemente del consigliere comunale, come rileva anche il TUEL, è disciplinata in maniera puntuale e afferisce ad atti fondamentali della vita politica e amministrativa della città, in primis su tutti gli atti di
natura finanziaria. Non è però sufficiente votare favorevolmente, o comunque non votare contrariamente, su alcuni atti che abbiano una qualche rilevanza economica, ad esempio su alcune delibere del bilancio di previsione, arrivando a metà seduta di consiglio, per poter affermare di condividere una gestione amministrativa.

In ultimo, ma non per importanza, il consigliere Di Filippo è stato il promotore di una battaglia, in occasione del consiglio comunale del 19 luglio 2023, contro la proposta dell’amministrazione di concedere un terreno comunale alla comunità romena ortodossa della città. Motivata come una battaglia di carattere ambientalista, per salvaguardare un “polmone verde”, in realtà è subito emerso il carattere di intolleranza verso una comunità straniera di grande importanza, comportando peraltro un grave incidente diplomatico con la chiesa ortodossa romena d’Italia che ha ritirato la richiesta a fronte delle vergognose polemiche e diversi servizi sulla televisione di stato romena, in cui la nostra città è stata additata come razzista verso i cittadini romeni residenti.

In questo caso, già all’epoca dei fatti ci rammaricammo della scelta poco coraggiosa e non in linea con la storia della città, portata avanti dal sindaco e dal Partito Democratico, di ritirare la delibera per evitare le polemiche. Tutto ciò premesso e considerato, pensiamo che la costruzione di una coalizione richieda passaggi condivisi e un’attenta valutazione degli aspetti valoriali più profondi, che uniscano e che mettano insieme il meglio della città. Il dato numerico è sicuramente importante per vincere ma non è preponderante. Non serve, a nostro giudizio, avere una coalizione con all’interno tutto e il contrario di tutto, con l’unico obiettivo di occupare ogni spazio possibile per togliere consenso agli avversari.

Per questo Sinistra Italiana ritiene di per sé non sufficiente la sottoscrizione della carta di intenti da parte di alcune forze politiche o liste civiche, ma chiede l’avvio di un confronto serio e approfondito sui contenuti politici con tutti coloro che intendono sedersi al tavolo della futura coalizione. Al fine di affrontare con la giusta serenità e la dovuta coerenza i prossimi appuntamenti.

Sinistra Italiana, tuttavia, ribadisce la propria volontà, come forza politica, di proseguire il percorso di governo della città e lo farà condividendo, come dimostrato ampiamente in questi anni, un percorso serio e responsabile che eviti fughe in avanti pericolose e inappropriate.

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